Langastro: “Apriamo il confronto sui problemi dell’Irpinia”

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Aprire un confronto politico forte, sui problemi del territorio, in un Pd che va rianimato. Michele Langastro, ex presidente della Comunità montana Serinese Solofrana, indirizza le sue critiche a due esponenti del suo stesso partito, Rosetta D’Amelio ed Enzo De Luca. Prende spunto dall’intervista di quest’ultimo sul Quotidiano del Sud per fare una serie di puntualizzazioni, anche se le sue accuse le sta lanciando da tempo sui social. «La politica serve per risolvere i problemi, non per curare i propri interessi e quelli delle persone a loro vicine. Hanno fatto il loro tempo, è invece sempre tempo per affrontare le tante questioni che si aggravano sempre più». Fa l’esempio: «Pensiamo a quella scellerata idea della Regione di riformare le Comunità montane, non si è dato seguito al processo di completamento di quella legge, né da parte del centrodestra né del centrosinistra.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: montagne lasciate a se stesse, rischio idrogeologico, personale allo sbando, futuro nebuloso. Che cosa dice la presidente del Consiglio regionale su questi aspetti?». L’attuale vicepresidente del Gal Serinese Solofrano, che nel partito si è schierato al fianco di Umberto Del Basso De Caro, (anche se oggi dice “Io sto con Michele Langastro”), incalza:«Continuo a leggere parole tipo lealtà e appartenenza al partito. Ma più appartenenti di noi, che da amministratori sui territori abbiamo lavorato per la nascita e la crescita del Pd? Ricordo una manifestazione fatta nell’ambito della Serinese-Solofrana con ben tremila persone». Langastro sottolinea inoltre il ruolo avuto, con gli altri colleghi, da presidenti di Comunità montane, «tutti molto operativi, con la duplice funzione di raccordo politico tra le segreterie e amministratori al servizio dei territori, promotori di progettualità che hanno lasciato il segno. Sarei curioso di sapere quale indicazione abbia dato finora l’attuale segretario provinciale Pd in tema di progettualità nei comuni. Una segreteria del tutto assente sui problemi, presente sulla politica degli incarichi e degli interessi personali. Farebbe bene il partito a richiamare in campo figure di spessore come il prof. Anzalone, Enzo Venezia, Donato Pennetta, e come loro tante altre personalità ingiustamente messe ai margini e rimpiazzate da figure mediocri». La sfida: «Invito De Luca e D’Amelio a confrontarsi pubblicamente con me, scelgano loro luogo, tempo e moderatore. Abbiamo dato fiducia a persone che non la meritavano». Se ci sono prospettive per le regionali, da parte di Langastro, non è del tutto escluso: «Ho sempre creduto nella politica del fare. Se si ritiene che nel gruppo io possa avere un ruolo, si vedrà, non fosse altro per riprendere in mano quanto finora è stato disatteso. Ma ci sono tante altre persone, ex amministratori, che la pensano come me. Il mio è un invito alla politica vera».