Lavori alla scuola “G. Dorso” di Mercogliano: chiesto l’intervento dell’Anac

I consiglieri comunali Pasquale Ferraro e Carmine Marinelli chiedono l'intervento dell'Autorità nazionale anticorruzione. Richiesta inviata anche al Gse, il Gestore dei servizi energetici

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Si sono rivolti all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, e al Gse, il per sottoporre il caso del complesso scolastico “Guido Dorso” di Mercogliano. I consiglieri comunali Carmine Marinelli e Pasquale Ferraro, del gruppo Mercogliano Futura, segnalano che i lavori di riqualificazione energetica Nzeb (sigla che si riferisce agli edifici a consumo energetico quasi nullo) non sono stati ancora completati. Eppure sono stati consegnati a ottobre 2021, durata prevista in 158 giorni.

Sono passati tre anni. Ora c’è un’altra previsione di chiusura per il mese di luglio 2024.
Una breve ricostruzione dei fatti. Il consigliere Ferraro ricorda che, ai tempi del suo incarico da assessore al Bilancio, riuscì a reperire la somma di 500mila euro da mutui non utilizzati per avviare i lavori di riqualificazione di alcune aule della scuola. Progetto a cui  è subentrato un secondo più ampio, su spinta del sindaco Vittorio D’Alessio: nell’attesa delle risorse dal Gse, il Comune a quel punto fa ricorso ad un mutuo ponte, e altri fondi li recupera dal bilancio comunale.

A questa storia si aggiungono altri passaggi, come si legge nella nota, molto più dettagliata, inviata ad Anac e Gse dai due consiglieri. Interviene infatti un subcontratto ad un’impresa di famiglia del vicesindaco.
«Una cosa, questa, anche se legittima, che allora ha provocato imbarazzo politico e sul piano sostanziale. Parecchi di noi consiglieri esprimemmo il nostro disagio, chiedemmo spiegazioni, ma dal sindaco fu considerata una cosa del tutto normale», commenta Pasquale Ferraro. Il sindaco ha infatti dichiarato che il Consorzio, aggiudicatario dell’appalto, ha comunicato di aver effettuato un solo sub affidamento, per un importo inferiore al 2% all’impresa.

«Aspetto, questo, che non siamo riusciti però a verificare- continua Ferraro – come non comprendiamo perchè il progettista abbia accettato il ribasso del compenso professionale del 50%: è vero che c’era una rimodulazione di alcune lavorazioni,  comunque doveva prestare la sua opera.   Dopo una variante di quasi 300mila euro, in parte non finanziata, una parte a carico del bilancio, poi un ulteriore mutuo di 585mila euro (da restituire), mentre il finanziamento Gse tarda ad arrivare, qual è il risultato? Il Comune si è fatto consegnare due aule, ma i ritardi continuano ad accumularsi, mentre sono intercorsi altri passaggi». Ferraro si riferisce alla perizia di variante tecnica e suppletiva per l’installazione della scala antincendio sempre nella scuola Dorso, ma nell’ambito dei lavori di efficientamento energetico e sviluppo territorilae sostenibile al Santuario di Montevergine, lavori affidati ad un’impresa diversa dall’aggiudicatario.