Le due culture, dall’impegno di Biogem al confronto su arte e scienza

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Dall’abbattimento dei costi dell’energia alla lotta al Covid. Il centro di ricerca Biogem, al suo sedicesimo anno di vita, si conferma un’eccellenza “in un territorio che – ricorda Ortensio Zecchino – continua ad essere periferico”. Trentadue pubblicazioni, due start up, dedicate agli organoidi e al sistema di capacità preventiva di individuazione di patologie cancerogene, a cui si affianca la sperimentazione di una innovativa terapia genica. Sono alcuni dei numeri del centro di ricerca Biogem, illustrati dal presidente Ortensio Zecchino nell’introdurre il meeting “Le due culture” dedicato ad arte e scienza, al via ieri. “Abbiamo cercato di offrire il nostro contributo alla ricerca internazionale, – ricorda Zecchino – favorendo un costante movimento di idee e energie. In un territorio difficile come questo, siamo convinti di poter svolgere una funzione sociale e culturale per la crescita del Sud. In questi anni abbiamo formato oltre 3000 scienziati e stiamo lavorando a una nuova laurea, in regime residenziale, con la Federico II, la Vanvitelli e l’Università del Sannio dopo la rinuncia dell’Università Normale di Pisa, in seguito all’insediamento di un sindaco leghista nella città toscana. Abbiamo investito sulla formazione con la promozione di master per le grandi aziende, abbiamo formato quest’anno oltre 300 unità. Possiamo contare su strutture all’avanguardia e una casa dello studente che raggiungerà quota 42 posti”. Ricorda, alla presenza del prefetto Paola Spena, come “Le difficoltà dello sviluppo del Sud sono legate alla sua arretratezza culturale, anche sul piano universitario, se è vero che per sette secoli nel Mezzogiorno c’era solo l’Università di Napoli”. Sottolinea il contributo offerto alla lotta al Covid con la processazione di 330.000 tamponi, “In prima line anche nella salvaguardia dell’ambiente con la piantumazione di 1200 alberi di alto fusto.” Ribadisce con orgoglio come “siamo riusciti ad abbattere i costi legati al consumo energetico grazie alla coibentazione, al miglioramento tecnologico degli ambienti, alla realizzazione di un parco fotovoltaico e di un parco eolico. Dal 2006 è cresciuto anche il valore dell’azienda Biogem che si attesta su sette milioni”. Sottolinea come “viviamo dei nostri progetti di ricerca, la nostra equipe è concorrenziale sui progetti di ricerca internazionali. Importantissimi sono anche i servizi di alta tecnologia offerti a sostegno della ricerca”. Pone l’accento sull’idea da cui nasce ‘Le due culture’, la volontà di celebrare i 50 anni del testo omonimo di Charles Snow legato al rapporto tra cultura scientifica e umanistica. Spiega come “Quest’anno la riflessione su arte e scienza è stata spalmata lungo l’intero anno, a partire dalla mostra dedicata al numero aureo di Fibonacci”. Ricorda come “ciò che unisce arte e scienza è la creatività, che gli scienziati usano per tentare di svelare i misteri della natura e che gli artisti utilizzano per trascendere la realtà. Persino l’arte è figlia della storia, se è vero che ha perso il legame con la natura e si parla sempre di più di arte digitale”. E’, poi, il professore Marco Di Capua, dell’Accademia di belle arti di Napoli, a soffermarsi sullo sguardo dell’arte sulla natura “invitando a riscoprire il valore della bellezza, oggi strappato dal mondo, a cercare una risonanza interiore e dunque durevole nella memoria quando si osserva un’opera d’arte”. Sono poi, i due fisici Antonio Ereditato e Franco Cervelli a cercare di dimostrare che arte e scienza sono molto più simili tra loro di quanto si sia disposti a credere. “Per fortuna il confronto tra cultura umanistica e scientifica – spiega Ereditato – comincia a dare i primi risultati. Tanti sono i punti in comune tra arte e scienza, entrambe manifestazioni di bellezza. Dall’indistiguibilità dei punti nelle opere di Klimt all’indistinguibilità degli atomi”. Cervelli ricorda come “La simmetria del cielo diventerà il modello dell’armonia nell’organizzazione sociale. E’ nel Rinascimento il momento di maggiore unità tra arte e scienza”. A chiudere la prima giornata Ettore De Conciliis , chiamato a presentare la sua mostra di pittura, un’immersione in poetiche rappresentazioni paesaggistiche. Tra gli ospiti l’immunologo statunitense Bruce Beutler, premiato per la Fisiologia e la Medicina nel 2011, insieme a Jules A. Hoffmann e Ralph M. Steinman, “per le loro scoperte relative all’attivazione dell’immunità innata’’. Il professore Beutler, in video-conferenza, risponderà alle domande dei presenti sulle mutazioni che causano la resistenza al cancro, argomento della sua relazione, in programma sabato 17 alle 17. 30. Questo pomeriggio, alle 16, l’ambasciatore Cosimo Risi intervisterà il suo collega Vincenzo Grassi e l’accademico Settimio Stallone sull’’Europa che verrà dopo il conflitto russo-ucraino’. Il neuro-biologo francese Jean-Pierre Changeux, terrà, subito dopo, una lezione dall’evocativo titolo ‘The Connectomics of Conscious Processing: from the Molecular to the Cultural Level (Arts and Science)’. Il pomeriggio sarà chiuso dallo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, che, in video-conferenza, proverà a ‘’raccontare una città che si racconta’’. Sempre giovedì partirà il programma serale del meeting, quest’anno impreziosito dalla direzione artistica del maestro Nazzareno Carusi, celebre musicista e grande amico di Biogem. Spazio, dunque, alle note del pianista Giuseppe Albanese. La giornata di venerdì si aprirà sotto il segno di Leonardo da Vinci, con un ideale viaggio ‘’nella scienza prima della scienza’’, accompagnati dal direttore della Pinacoteca Ambrosiana,Alberto Rocca. Il tema della creazione tra scienza e arte sarà analizzato dal biochimico Ernesto Carafoli, seguito da un approfondimento sul ‘Mosè’ di Michelangelo e l’interpretazione offerta da Sigmund Freud del mitico personaggio biblico, del professore David Meghnagi, studioso di psicologia della religione e di storia delle religioni. In serata protagonisti la poetessa Imperatrice Bruno, la violinista Giulia Rimonda e la pianista Luna Costantini, impegnate in un artistico dialogo interdisciplinare.
due stelle della scienza italiana: Giuseppe Remuzzi, che guiderà i presenti ‘’alla ricerca delle impronte del signor Neanderthal’; e Antonino Zichichi, sui rapporti tra la matematica e la bellezza. In serata protagonista il pianista Antonio Gomena.