Quelle ad essere destituite di ogni fondamento, sulla scia del ragionamento dell’ass. Puopolo riportato sul vostro quotidiano il 28/2/2017, sono le dichiarazioni di quest’ultimo in difesa del progetto o meglio dei progetti che negli ultimi 10 anni sono stati deliberati dal Consiglio comunale ma mai realizzati.
Puopolo afferma che i motivi per cui si è scelto di portare in porto il progetto di Ampliamento del Cimitero comunale sono essenzialmente due: mettere fine all’emergenza loculi ed evitare un possibile risarcimento di 500 700.000 euro a favore della Ditta che non ha potuto realizzare l’opera. Evidentemente gli è sfuggito quello che lui stesso ha pronunciato in aula nel Consiglio del 13 Gennaio 2017 quando leggendo la relazione redatta dall’avv. Paolino e dal Dirigente-Rup ing. Capone, afferma quanto segue. “ si ha che le unità non vendute e successivamente ribaltate all’ente locale comporterebbero un costo a carico del Comune, a fine concessione, di € 2.667.836,65” quindi, aggiungiamo noi, un costo ben più alto, quasi il quadruplo, rispetto alle 700.000 da dover versare alla Ditta nell’ipotesi di una controversia legale a seguito dell’annullamento di questa, a dir poco anomala, Gara d’appalto.
Anche se si vogliono considerare vere, sapendo che non lo sono, le dichiarazioni di Puopolo secondo cui “i costi restano invariati” ciò è possibile, per stessa ammissione del Sindaco nella seduta del 13 Gennaio, grazie a una completa rivisitazione del progetto posto a base di gara.
Basta questo per fare comprendere che la proposta approvata dalla Giunta Gambacorta non produrrà alcun effetto se si considera che l’Anticorruzione ha bloccato tutto proprio per aver costatato che erano state modificate le condizioni poste a base di gara.
Proprio quel “rivisitando completamente” pronunciato dal Sindaco come formula magica per guarire da tutti i mali è invece il cancro che ha impedito a quest’opera di essere realizzata. Eppure è semplice da capire: le continue rivisitazioni non sono previste dal Codice degli appalti.
Quella dell’amministrazione Gambacorta sarebbe la 5^ edizione del “Cimitero fantasma”, dopo la prima per un costo di 6.2 Mln di euro (sempre di Gambacorta), la seconda per 6.5 Mln di euro, la terza per 7.2 Mln di euro e la quarta per 7.9 Mln di euro, per un costo “di nuovo” di 7.2 Mln di euro.
Venendo alle dichiarazioni di Puopolo, in risposta ad un nostro precedente intervento,
quello che noi contestiamo non sono solo le inesattezze pronunciate dall’ass. bensì tutte le modifiche apportate al progetto preliminare: dall’aggiudicazione dell’opera al contratto di concessione, dalle sorprese geologiche fino allo stravolgimento più e più volte del progetto.
Bisogna essere chiari con i cittadini e dire loro tutta la verità. I lavori non sono mai iniziati perché il, Comune di Ariano in accordo con la ditta ATI Spinosa ha modificato le condizioni poste a base di gara. Questi due attori hanno fatto il bello e il cattivo tempo su quest’opera, con l’unico risultato di aver privato i cittadini di Ariano della possibilità di comprare un loculo per i propri cari.
Non è assolutamente vero che i costi rimangono invariati, se è vero che la matematica non è un’opinione e non lo è neppure la conclusione a cui è giunta l’anticorruzione, allora le nostre accuse sono presto dimostrate. L’Anticorruzione nella Deliberazione del 12|2|2014 afferma che: “Tuttavia, risulta che, pur con la previsione di un maggior numero di loculi, sono stati eliminati quelli della 5^ e 6^ fila, certamente di più difficile accessibilità, in quanto collocati a notevole altezza da terra, ma, comunque di minore costo rispetto a quelli immediatamente sottostanti della 4^fila. Tali loculi erano stabiliti in numero di 535 in sede di offerta (rispettivamente 335 collocati nella 5^ fila e 200 collocati nella 6^ fila)”. Considerato che, continua l’ANAC, “Tale eliminazione…….. elimina la disponibilità di quei manufatti di costo inferiore” noi facciamo osservare che rimettere 210 loculi al vecchio prezzo non basta, ne mancano all’appello altri 325 loculi.
Ci piacerebbe porre questa domanda al Sindaco?
Se prima eliminando 535 loculi, secondo l’Anticorruzione, si modificavano le condizioni poste a base di Gara tanto da bloccare l’Opera, ora che lui vuole eliminarne il doppio dei loculi, vale a dire 1100 loculi, cosa pensa gli dirà la stessa Anac? A noi sembra l’ennesimo buco nell’acqua.
Considerato che nella nuova ipotesi, enunciata da Gambacorta nel Consiglio del 13 Gennaio scorso, verranno realizzati ben 1000 loculi in meno rispetto a quelli previsti nel contratto di concessione, ci domandiamo come si riesca a far rientrare i 535 loculi a minor costo garantendo allo stesso tempo l’equilibrio economico finanziario dell’opera? La risposta la si trova nel prezzo versatile dell’Opera che rimane invariato a 7.2 Mln di euro se messo in relazione all’importo del contratto di concessione con la piccola differenza che si costruiranno la metà dei loculi previsti,
se invece viene messo a confronto con i 7.9Mln di euro giustificati dalla “sorpresa geologica” allora il nuovo importo è addirittura inferiore. La sorpresa geologica merita un articolo ad hoc considerato che questa è stata redatta dagli stessi geologi che nel 2010 affermavano che la zona era stabile e non franosa come hanno certificato successivamente nel 2014, anno in cui uno dei due geologi ha ricevuto, dalla Ditta Spinosa, un incarico per un importo di 200.000 euro.
L’ass. Puopolo perché non ha fornito alcun chiarimento in merito alla nostra richiesta protocollata : “Comunicazione antimafia” nei confronti della Ditta Spinosa a seguito dell’arresto di Giovanni Spinosa per corruzione?
Solo su un dato diamo pienamente ragione all’assessore: si sono presi una grande responsabilità nel portare avanti quest’opera perché un suo fallimento certificherebbe il fallimento dell’intera amministrazione incapace di soddisfare i bisogni dei sui cittadini.
In riferimento alla documentazione in nostro possesso possiamo così giungere alla conclusione che attraverso questa strada il nuovo cimitero non verrà mai realizzato con conseguente danno per tutti i cittadini, anche per coloro i quali continuano a sostenere questa Amministrazione.