Le politiche dalla parte dell’ambiente

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Uno dei rischi globali collegati al nuovo corso della politica capitalistica di Trump è costituito dal blocco degli accordi sulla questione climatica, in particolare quelli della Cop di Parigi del 2015. L’allarme aleggia sulla Cop 22, svoltasi dal 7 al 18 novembre di quest’anno a Marrakesch in Marocco. Un forte incoraggiamento alla diplomazia climatica è giunto puntualmente da Papa Francesco, attraverso un messaggio che invita la comunità internazionale ad andare avanti «senza indugio e liberi da pressioni». Non casualmente la Conferenza internazionale sul clima 2016, ha iniziato i suoi lavori quasi in coincidenza col 4 novembre, data di entrata in vigore della Cop 21, nell’intento di dare concreta attuazione alle azioni per rallentare il riscaldamento climatico globale entro il 2100. Lo scetticismo climatico del nuovo inquilino della Casa Bianca non ha scoraggiato i 195 Paesi presenti già nella Cop 21, tanto da scegliere la sede dell’incontro 2016 in un paese, come ilMarocco, segnato dal deserto e da un sottosviluppo tipico della povertà di un Sud globale che non può essere più ignorato. Il segretario generale dell’ONU Banki- moon, ha dichiarato che le indicazioni emerse nella Cop di Parigi, costituiscono un processo «inarrestabile» e ha proclamato la speranza che «il neoeletto presidente Trump ascolti e comprenda la gravità e l’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici come presidente degli Stati Uniti». Degli sforzi concreti e significativi sono stati già realizzati: Alaska Airlines ha operato il primo volo commerciale con l’utilizzo come carburante del materiale di scarto derivante dal taglio delle foreste. È stato il primo esperimento avvenuto nell’aereoporto americano di Seattle-Tacoma, quasi in coincidenza dell’elezione di un presidente «climatoscettico ». Secondo le stime dei ricercatori il nuovo composto energetico, il bioful, riduce del 50-80% le emissioni di CO2 rispetto ad un carburante tradizionale: dalla natura una risorsa per salvaguardarla, questa è la via maestra raccomandata dalla "Laudati si" di Papa Francesco nella sua Enciclica sulla cura della casa comune. La stessa recente raccomandazione di Obama, ai governanti europei, ha invitato a mantenersi uniti sui valori comuni che rappresentano il connettivo comunitario con quelli americani e l’emergenza climatica non può non essere esclusa da tale novero. Per l’Irpinia , per quelli ancora promotori della Verde Irpinia – anche a fronte dei disastri ambientali dell’Isochimica, della Valle del Sabato e di Solofra – le parole conclusive del ministro degli esteri marocchino, Salaheddine Mezunar, presidente della Cop 22, sono largamente condivisibili: "Un passo avanti e deciso nell’era dell’azione, per lo sviluppo sostenibile".
edito dal Quotidiano del Sud