Le vie del grano fra mito, storia e scienza

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E’ dedicato a “Le vie del grano fra Mito, Storia e Scienza” il convegno in programma il 10 maggio, alle 17.30, al Circolo della stampa di Avellin, promosso dal Gruppo Archeologico Johannowsky, dal Gruppo archeologico Via Erculea e dall’associazione Irpinia Ritrovata. L’incontro sarà l’occasione per ricordare la figura della dr.ssa Lucia Furno, morta in un tragico incidente. A renderle omaggio sarà il sindaco di Mercogliano Vittorio D’Alessio. Interverrà Giuseppe D’Amore medico neurologo, archeomusico. A portare i propri saluti Luigi Sorrentino vice direttore nazionale dei Gruppi Archeologici d’Italia. A introdurre il dibattito Pasquale Porcile medico igienista, a confrontarsi Domenico Caiazza avvocato, studioso indipendente, Amodio Botta medico nutrizionista, Giuseppe Maruotti medico ginecologo. Modererà il confronto Gerardo Troncone presidente del Gruppo Archeologico Irpino. Tanti i temi al centro del dibattito, dai cereali nell’economica all’alimentazione al rapporto tra grano e salute dell’uomo fino alle divinità dei cereali, Demetra, Cerere e Mephitis. Un incontro che si fa occasione per ripercorrere la storia del territorio, in cui il grano ha rivestito un ruolo centrale per l’identità dell’Irpinia.

Nella religione romana Cerere (in latinoCeres, Cereris e in oscoKerriKerres o Kerria) era una divinità materna della terra e della fertilità, nume tutelare ei raccolti, ma anche dea della nascita poiché tutti i fiori, la frutta e gli esseri viveti erano ritenuti suoi doni, tant’è che si pensava che avesse insegnato agli uomini la coltivazione dei campi. Per questo veniva solitamente rappresentata come una matrona severa e maestosa, ma allo stesso tempo bella e affabile, con una corona di spighe sul capo, una fiaccola in una mano e un canestro ricolmo di grano e di frutta nell’altra. Cerere era già presente nel pantheon dei popoli italici preromani, specialmente gli osco umbro sabelli e fu, in seguito, identificata con Demetra. Il suo nome deriva dalla radice indoeuropea *ker e significa “colei che ha in sé il principio della crescita”