Corriere dell'Irpinia

Legambiente sui pini secolari abbattuti: “Amareggiati da questo risultato condizionato dal troppo tempo perso”

Avellino dovrà dire addio a quasi venti storici pini monumentali a Viale Italia. È questo il bilancio che emerge dai lavori portati avanti dalla Provincia di Avellino negli spazi del polo enologico universitario della “Federico II” nel capoluogo.

Nei giorni scorsi sono iniziati gli abbattimenti dei primi pini oramai morti mentre nelle prossime settimane i lavori andranno avanti.

«Come Legambiente Avellino abbiamo segnalato ad aprile 2022 questa situazione. I pini sono malati di cocciniglia, lo stesso insetto che ha attaccato quelli di piazza Kennedy. Si potevano e si dovevano salvare molte più piante…i lunghi tempi della Provincia hanno gravato», così Antonio Dello Iaco vicepresidente e responsabile al verde del circolo ambientalista.

Qualche anno fa, una simile sorte sembrava toccare ai pini di Piazza Kennedy. Grazie anche all’intervento di Legambiente Avellino però, il pericolo fu scongiurato e subito l’amministrazione comunale iniziò le cure che oggi hanno dato grandi risultati.

Le stesse richieste erano state avanzate nei mesi scorsi alla Provincia ma i lunghi tempi della burocrazia hanno causato la morte di nuove piante.

«Ci siamo incontrati molte volte con i dirigenti provinciali. Con l’ente avevamo raggiunto un accordo che prevedeva la necessità di abbattere dodici alberi e di procedere con l’ancoraggio al suolo e le cure per gli altri ventisei», continua Dello Iaco.

«Oggi dagli organi di stampa apprendiamo, dopo mesi di silenzio e nessun intervento da parte della Provincia, che gli alberi da abbattere saranno diciannove – attacca il vice presidente di Legambiente Avellino -. Vorremmo capire come mai sono state cambiate le carte in tavola rispetto ai confronti fatti con noi».

Legambiente ha spiegato come alla Provincia ha messo a disposizione gratuita, come fa con tutte le amministrazioni pubbliche, i propri tecnici e agronomi per valutare ogni situazione.

«Avevamo raggiunto una buona sintesi con l’ente. Siamo molto amareggiati di questo risultato, condizionato sicuramente anche dal troppo tempo perso nell’intervenire».

«Un dato è poi certo. Se Avellino oggi deve dire addio ad altri alberi, è ancora colpa della mala gestione del verde pubblico avvenuta nel passato. Purtroppo la poca manutenzione ordinaria porta sempre a scarsi risultati e alla morte di grandi alberi».

«Il nostro auspicio adesso è che la Provincia riprendi le nostre osservazioni in mano. Per noi gli alberi da abbattere erano dodici. Se per sei alberi c’è una possibilità di futuro, bisogna dargliela. Stiamo parlando sempre di piante storiche per la città».

«L’unico aspetto positivo di questa situazione è l’inizio delle cure contro la cocciniglia. Finalmente anche la Provincia, dopo il Comune, sta iniziando la lotta contro questo insetto che mette a rischio i nostri pini. Questo non ci accontenta perché vogliamo chiarezza su quanti e quali saranno gli alberi abbattuti».

«Ora – conclude Dello Iaco –  bisogna procedere spediti con la sostituzione delle piante abbattute con nuovi alberi ad alto fusto. La Provincia ce lo ha promesso e garantito!».

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