L’emozione di Giuseppe Rossi: una ribalta internazionale per il documentario

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Approda al Capri Hollywood Festival il documentario del giovane regista di Guardia Giuseppe Rossi “Novanta secondi”, realizzato in occasione del quarantennale del sisma del 1980. Sarà in gara nella sezione documentari, intitolata “Docu is beautiful” al fianco di opere di forte valenza sociale come “Fuori era primavera” di Gabriele Salvatores, “The Rossellinis” di Alessandro Rossellini. “Al di là della soddisfazione personale – spiega Giuseppe Rossi, che non nasconde l’emozione – è per me motivo di orgoglio che questo film possa essere visto da un pubblico più ampio. Il Capri Hollywood Festival rappresenta un ponte tra il cinema italiano e americano. I riscontri fino ad oggi sono stati positivi, in tanti hanno apprezzato la completezza del racconto, associata ad una facile fruizione. Ma il complimento più bello è legato alla capacità di trasmettere l’orrore della tragedia e i sentimenti vissuti dalla comunità. La speranza è che il film possa essere apprezzato al di là della ricorrenza legata al quarantennale del sisma”. “Il documentario – prosegue il regista- nasce dieci anni fa, ai tempi del liceo, da un’intuizione del professore Carmine Basile, che era stato sindaco di Calabritto. Le interviste realizzate all’epoca si alternano a nuove testimonianze e immagini inedite. Al tempo stesso ho voluto introdurre una scena iniziale di fiction che prova a ricostruire i novanta secondi del sisma. Protagonista un gruppo di ragazzi, hanno trascorso la giornata in montagna e il sisma li sorprende tra i vicoli di uno borgo”. Un viaggio in cui si alternano storie di morte e salvezza attraverso le “voci di persone a me vicine e dei protagonisti di quei giorni, politici e amministratori come Gerardo Bianco, allora capogruppo della Dc, Ortensio Zecchino, ex ministro della ricerca, Mario Sena, assessore provinciale alla sanità, Rosanna Repole, ex sindaco di Sant’Angelo che ha voluto fortemente che realizzassi questo documentario, l’attuale sindaco di Sant’Angelo L. Marco Marandino. E poi giornalisti come l’inviato del Mattino Gianni Festa che ha rievocato quello che era uno scenario da film dell’orrore, tra le urla di chi aveva perso tutto e le bare che mancavano fino al ritardo dei soccorsi”. “Novanta secondi” sarà in visione in streaming il 1 gennaio, alle 18.30.
Sin dal 1995 il Capri Film Festival, che festeggia il traguardo della venticinquesima edizione, è un classico del calendario cinematografico internazionale fondato e prodotto da Pascal Vicedomini in collaborazione con l’Istituto Capri nel mondo (presieduto da Antonio Lorusso Petruzzi) con il sostegno del Mibac Dg Cinema ed Audiovisivo, Regione Campania, il patrocinio della Città di Capri, il Comune di Anacapri, la Croce Rossa Italiana e il Nuovo Imaie unitamente a Intesa Sanpaolo, Terna, Mercatorum, Frecciarossa e Isaia. Il “Capri, Hollywood”, che nel 2019 il magazine Usa ‘Hollywood Reporter’ ha definito “l’ultimo grande festival cinematografico dell’anno”, si terrà quest’anno sulla piattaforma digitale di Mymovies con un contest mondiale che ha raccolto circa 1600 candidature da oltre 90 paesi. E ancora anteprime e proiezioni speciali di film in corsa per gli Awards globali a partire da “Notturno” di Gianfranco Rosi (opera designata a rappresentare il nostro Paese agli Oscar 2021) insieme agli altri tre docu-film dell’autore italiano in perenne corsa per il successo.