Lettera aperta alla Regione Campania. Ci sono figli e figliastri

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La GORI una società privata, (ACEA detiene il 37% di GORI e secondo i patti parasociali, ne detiene il diretto controllo operativo attraverso la nomina dell’amministratore delegato) gestisce il SII dell’ATO 3 Campania ( Ente d’ambito Sarnese Vesuviano) e ha accumulato circa250 milioni di euro di debiti verso la Regione Campania e in tutto questo, ha trascurato la manutenzione delle reti che versano in condizioni disastrose. La dispersione d’acqua viene pagata dagli utenti con bollette salatissime!!!
La GORI avrebbe accumulato arretrati enormi: circa 193 milioni di euro per l’acqua all’ingrosso tra il 2002 e il 2011, 39 milioni per il sistema di collettamento e depurazione, più 7 milioni di euro di interessi. Da questi numeri la Regione ha condonato una somma di 157 milioni e Il debito sarà saldato dalla GORI attraverso una rateizzazione ventennale che sarà pagata dagli utenti con le bollette. I motivi che hanno condotto a salvare la Gori risiederebbero nel fatto che senza il maxicondono la GORI Spa sarebbe tecnicamente fallita. Ci chiediamo come non si preoccupino allo stesso modo per ACS.
Con le nuove tariffe, una famiglia residente che consuma 200 metri cubi all’anno pagherà 440 euro, nelle seconde case 670 euro e le attività commerciali con un consumo annuo di 500 mc (consumo comune per bar, ristoranti, pub, etc.) dovrà pagare circa 1570 euro, con ulteriori aumenti in previsione per i prossimi anni.
Ma gli aumenti non basteranno a mettere in equilibrio i conti del carrozzone privato che, per andare avanti, ha anche bisogno di un anticipazione di ben 244 milioni di euro, richiesti alla Cassa Servizi Energetici e Ambientali, soldi che, se concessi, i cittadini dovranno comunque restituire con le bollette degli anni successivi, nel periodo 2020 in poi. L’unica cosa che invece bisognava fare era mettere in liquidazione questa azienda fallimentare e ripubblicizzare. Inoltre GORI si trova nella bufera giudiziaria, dove al vaglio degli inquirenti si trovano i numeri delle assunzioni gonfiate. L’ex presidente e commissario straordinario Ato3, Sarro, si è dovuto dimettere per un’altra inchiesta giudiziaria e non è stato arrestato perché parlamentare.
I sindaci di Casalnuovo, Nocera Inferiore, Pagani, Roccarainola e Fisciano hannochiesto la ripubblizzazione della gestione. I sindaci chiedono: Ad Acea abbiamo chiesto di scegliere la strada del ritiro dai territori colonizzati, partendo dalla nostra martoriata terra, facendo ritornare il servizio idrico nelle mani delle comunità territoriali attraverso un’azienda speciale consortile per una gestione solidale, trasparente e partecipata. Ma ricordiamo che la palla è anche nelle mani dell’immobile Ente Idrico Campano, che non riesce né a discutere né a decidere, restando impantanato in inutili pastoie politiciste e burocratiche“.
L’operato di GORi è così disonesto che Il Tar ha annullato le bollette Gori su partite pregresse. La sentenza getta una ulteriore e pesante ombra sulla gestione inefficace ed inefficiente del servizio idrico di GORI, che in sinergia con gli enti preposti al controllo non ha esitato a costruire un castello di carte ed atti illegittimi volti a rimpinguare le proprie casse, a danno degli utenti.
Troviamo che sia irrazionale premiare la GORI. E’ stata premiata perché è privata ed è un modello per la Giunta Campana. Vogliono privatizzare tutto e sono molto determinati ad andare avanti in questa direzione.
Noi ci chiediamo, come mai la Regione Campania non condona una parte del debito a ACS? Forse perché ACS è una spa pubblica e la Regione privilegia quelle private come GORI nonostante il suo operato non sia corretto e fa pagare agli utenti dell’Ato 3 bollette salatissime!! La priorità quindi per la Regione Campania non è che il servizio sia ben gestito, ma che sia privato. Un dogma liberista che è in forte contraddizione con l’esito referendario. Ma alla Giunta Campana poco importa. Chiediamo alla Regione Campania di rispettare l’esito referendario e di smettere con questa testarda volontà di privatizzare contro il popolo e a favore di multinazionali come ACEA (contenente Suez) chiediamo alla Regione di porsi dalla parte del popolo e non dalla parte dei potenti. Chiediamo di condonare parte del del debito di ACS. Non ci sono motivi per non farlo, tranne che non si sia sfacciatamente dalla parte dei privati, delle multinazionali!!

Giuseppina Buscaino( referente provinciale Comitato Acqua Bene Comune)