lezioni, come nel ‘48? 

0
1022

Con la presentazione delle liste si è aperta di fatto la campagna elettorale. E i toni si fanno più aspri, anzi roventi.
Renzi e di Berlusconi hanno già scoperto che in questa competizione sarebbe in gioco, nel caso di affermazione grillina, una presumibile ultima spiaggia democratica. Insomma, un nuovo 1948. Ma è proprio così ? I leader del Pd e di FI, come due soci di un antico club inglese, sono attentissimi a non scontrarsi. Ce la stanno mettendo tutta, invece, per impaurire gli italiani sul presunto pericolo di una affermazione dei cinquestelle, che provocherebbe una gravissima frattura tra l’Italia e il mondo occidentale. Eppure Renzi premier, dall’ Italia, imprecava spesso contro un’ Europa ingiusta. Poi andava a Bruxelles con il cappello in mano. In cambio di qualche miliardo di flessibilità sui conti pubblici, accettò perfino che l’Iitalia fronteggiasse da sola l’immane problema dei migranti. Ebbene, proprio Renzi ha tirato fuori dal cilindro – da par suo, cioé senza alcuna riflessione – l’antica formula degli Stati Uniti d’Europa per poter sostenere le sue accuse contro i pentastellati. Come ogni forza che si ponga l’obiettivo del governo, il M5S ha corretto via via le sue posizioni, fino all’attuale rinvio di ogni referendum sull’euro. E questo può essere giustamente oggetto di polemica politica. Tirare in ballo il 1948 però, come ha fatto l’ex premier, è una fake news! E questo anche per la totale assenza di leader paragonabili non solo a De Gasperi, ma anche ad altri leader del tempo! Ovviamente, anche in questo campo l’ex Cavaliere vuole essere il primo! E allora via col mambo. Flat tax. Lotta all’evasione (mai fatta dai suoi governi). Pensioni minime di mille euro al mese…E, tanto per non farsi mancare un classico d’antan, ha sostenuto che il M5S sarebbe “un pericolo ancora più grave” del comunismo e “distruggerebbe l’Italia”. Diciamo la verità: fare il paladino dell’anticomunismo – da parte di un amico personale di Putin, cioè del vero erede e protettore della vecchia nomenklatura del Partito comunista sovietico – non è una baggianata qualunque. Come del resto l’altra sua affermazione che “la politica e i suoi professionisti mi fanno schifo!” Sono colpi di genio di un senza vergogna, convinto di poter continuare a raccontare frottole perché lo smemorato polo italiano è pronto a credergli ancora! Invece, comunque interessante è la garanzia europeista che Berlusconi ha offerto agli interlocutori europei. Clamorosamente avversata, tuttavia, dal suo alleato Salvini. Un contrasto che la dice lunga sulla solidità delle linee poltitiche fondamentali ! Tuttavia, questa competizione elettorale un valore strategico per la nostra democrazia lo ha, ma in un senso diverso. Il sistema dei partiti che ha retto il settantennio repubblicano sembra ormai logorato. Per colpa, soprattutto, delle magagne di gruppi dirigenti per lo più incapaci. Inamovibili. Lontani dagli interessi della gente. Il loro unico intento, estremamente evidente anche in questi giorni, è la conservazione di se stessi. I cinquestelle sono il semplice prodotto dei comportamenti scandalosi dei partiti tradizionali. Questi vogliono continuare ad avere la botte piena e la moglie ubriaca. Cioé conservare il potere senza abdicare ai loro vizietti. Il grande rischio è un fortissimo astensionismo (che alcuni leader sembrano addirittura cercare perché gonfierebbe le percentuali valide dei voti ai loro partiti). Esso costituirebbe una ulteriore ferita a un sistema democratico fragile, a cui lo stesso popolo italiano comincia a mostrarsi irresponsabilmente indifferente non andando alle urne! Se questo dovesse verificarsi, prima o poi qualcuno deciderà di eliminare quel voto che molti italiani giudicano ormai un fastidio inutile (dimenticando che i loro padri e nonni sono morti per riconquistarlo). E, considerato che è saltato ogni legame tra territori e rappresentanti (indecente il numero dei “paracadutati”), proporrà di passare direttamente a un listone unico nazionale, da votare in blocco. Del resto, in Italia non sarebbe una trovata nuova !

di Erio Matteo edito dal Quotidiano del Sud