Libera esprime preoccupazione per l’atto di revoca dell’affidamento alla rete di cooperative e associazioni della Masseria Antonio Esposito Ferraioli da parte del Comune di Afragola, il bene confiscato più grande dell’area metropolitana di Napoli. Particolare apprensione desta il fatto che questo atto avviene in un momento delicato per la città di Afragola, colpita dalla violenza delle bombe delle ultime settimane. Il riuso della Masseria ha generato occasioni di riscatto in un territorio martoriato dalla criminalità organizzata grazie alle numerose attività, iniziative, ai progetti di formazione e inserimento sociale e lavorativo che sono stati promossi. Il riutilizzo sociale di questo bene sta creando relazioni sociali nuove come antidoto alle mafie anche grazie all’attivazione dei cittadini attraverso i 120 orti urbani. Inoltre va ricordato che a breve, grazie ai finanziamenti del PON Legalità, dovranno partire i lavori di ristrutturazione della Masseria per la realizzazione di una casa di accoglienza per donne e minori vittime di violenza. Insieme a Libera sono state promosse diverse iniziative importanti, non ultima l’esperienza dei campi di impegno e formazione che hanno coinvolto decine e decine di volontari da tutta Italia. Auspichiamo che si faccia immediatamente chiarezza e si riprenda il percorso di restituzione del maltolto alla comunità. Si legge in una nota di Libera
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