“Liberiamo insieme la Valle Caudina da tutte le mafie”

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nella foto una veduta di Pietrastornina

Siamo preoccupati. Siamo preoccupati perché si torna a sparare in pieno giorno, in pieno centro e senza scrupoli a San Martino, scrive Libera in un comunicato. Un territorio che, con tutta la Valle Caudina, da decenni subisce la piaga di un opprimente radicamento mafioso, una presenza ingombrante che non ha suscitato quel clamore delle cronache capace di accendere i riflettori e l’impegno istituzionale così come successo su territori simili come Casal di Principe o Secondigliano.

Siamo preoccupati perché l’isolamento geografico dal capoluogo e dalla provincia – continuano i responsabili dell’associazione – del quale fa parte rischia di trasformarsi in isolamento anche sociale. La solitudine istituzionale, infatti, dovuta anche a infrastrutture non adeguate, diventa il terreno fertile nel quale la criminalità organizzata controlla il territorio e fa affari.

Questa nostra preoccupazione ci richiama all’impegno e anche alle nostre mancanze di questi anni, in cui neanche noi siamo stati in grado di essere presenti nel sostenere e tenere accesa una fiaccola di mobilitazione sociale, di attenzione istituzionale, di costruzione di soluzioni e proposte di sostegno al territorio.

Ci sentiamo chiamati a dare una mano, a impegnare una nostra presenza sul territorio per sostenere e accompagnare un percorso di riscatto fatto con le persone di buona volontà, con le realtà sociali del territorio, con le istituzioni che desiderino dare un segno di forte discontinuità e impegno.

Vogliamo che chi riconosce il problema ed è in cerca di strade per uscirne veda in Libera un approdo sicuro con cui parlare, confrontarsi, trovare conforto e supporto per il suo impegno, un luogo in cui non sentirsi soli. Dalla preoccupazione vogliamo dare spazio alla speranza.