L’inquinamento della Solofrana, situazione fuori controllo

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Non si arrestano gli sversamenti abusivi nel l’affluente del fiume Sarno. Un nuovo scarico illecito si è registrato sabato sera sera lungo il corso d’acqua che costeggia l’area montorese- solofrana. ma stavolta il fiume si è trafsormato in uno tsunami scuro che emanava odori nauseabondi a causa degli ennesimi scarichi illeciti di sostanze nocive. A dare l’allarme ancora una volta le vigili sentinelle del Comitato Salute ed Ambiente di Montoro Davanti agli occhi dei giovani ambientalisti guidati da Fabio Orvieto un film già visto: acque grigie con schiuma bianca in superficie. «Il problema sversamenti nel torrente solofrana esiste ed è reale. Sabato scorso- afferma Orvietoil torrente è stato invaso dalla pioggia, ma non si può negare di qualche scarico di veleni. Il problema che si verifica, quando piove, proviene dalla rete fognaria industriale e quella civile. Il troppo pieno, che si verifica all’interno della rete fognaria fa fuoriuscire e miscelare le acque reflue e li fa andare nel torrente Solofrana attraverso i G-L che sboccano nel torrente, causando l’inquinamento mortale. Nel comprensorio di montoro e Solofra e dintorni ci si ammala e si muore di tumore, assai più che altrove. Magari non c’è ancora la certezza, non si conoscono le cause anche se è facile immaginarle, un dato però è chiaro: la gente ha paura. Non è un grido d’al – larme, purtroppo quella è una fase già superata: il problema è che l’incidenza di neoplasie nei residenti ormai è diventata una vera e propria emergenza. La questione sembra assumere proporzioni davvero preoccupanti, anche alla luce degli insistenti appelli che si levano da più parti. È fuori d’ogni dubbio che in quest’area la maggior parte dei nuclei familiari abbia registrato uno o più casi di tumore e il fatto che, ad oggi, non esista un registro di patologia o uno studio epidemiologico che possa individuare i fattori di rischio non fa che alimentare incertezze e un lento e strisciante senso di angoscia.C on questo mio piccolo pensiero, non voglio negare che esiste il criminale di turno che aspetta la pioggia per sversare abusivamente, ma voglio sollecitare le istituzioni a prendersi un impegno serio e concreto di fronte a questo orrore che accade ogni volta che piove». E i prelievi effettuati dall’Arpac sul torrente Solofrana hanno consegnato nei mesi scorsi un quadro decisamente allarmante sullo stato di salute del fiume Sarno e del suo affluente non si fermano gli sversamenti abusivi . sono stati riscontrate concentrazioni di cromo e di metalli pesanti nelle acque di 45 volte superiori i valori soglia. Eppure l’attacco al sistema ambientale è continuo e non conosce pause.E’ una vera e propria emergenza, infatti, quella degli sversamenti abusivi nel Torrente Solofrana. Un fiume che a ritmi alterni abbraccia uno spettro di colori diversi: dal rosso al marrone per poi virare sul grigio, ma anche toccare la nuance del nero. Raramente il torrente si presenta con acque limpide e cristalline. E’ più consueto assistere allo scorrere di acque putride, maleodoranti e tendenti al grigio scuro che ormai rappresentano lo spettro della morte per molti residenti dell’area montorese.