L’Irpinia e la storia di cinque donne eccellenti

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Il mese di Marzo è per tradizione il periodo dell’anno dedicato al gentil sesso. Non solo perché durante questi 30 giorni ricorre la Festa della Donna, ma anche perché in Marzo vi è un rifiorire e un rinascere della natura, con il ritorno della primavera. La fase storica attuale è particolarmente difficile per il nostro paese in quanto tanti nodi stanno o sono già arrivati al pettine: l’emergenza ambientale e energetica e quello della crisi occupazionale e del relativo tasso inflattivo. Quindi è il momento delle decisioni particolarmente importanti da prendere, per far sì che si possa imboccare una strada insieme anche ai partners europei, che faccia cominciare a vedere la luce in fondo al tunnel. In Italia dopo decenni di potere al maschile si è invertita la tendenza, prima con le elezioni politiche del 25 settembre dell’anno scorso, che hanno portato Giorgia Meloni alla Presidenza del Consiglio e una decina di giorni fa con l’elezione di Elly Shlein alla guida del Partito Democratico in Italia, principale partito di opposizione. Gli scenari che si prospettano sono quelli di due donne, profondamente diverse, una alla guida del paese e l’altra a capo dell’opposizione.

Altre donne si sono distinte in Italia in passato, sia recente che lontano, per i risultati straordinari, che sono riuscite ad ottenere, da Maria Montessori a Matilde Serao, da Tina Anselmi a Nilde Jotti, da Rita Levi Montalcini a Margherita Hack, solo per nominarne alcune. Queste hanno contribuito a cambiare il mondo della loro epoca dando vita a dibattiti, facendo scoperte scientifiche, rivoluzionando i costumi, mettendo al centro la questione femminile, in momenti in cui le donne avevano solo ruoli marginali legati alla famiglia e all’accudimento. Sono state donne incredibili, che con il loro talento ed il loro carisma hanno fatto delle vere e proprie rivoluzioni. Per quanto sia innegabile il raggiungimento di importanti traguardi, la strada della parità è ancora lunga. Alla radice del problema c’è il patriarcato, l’asimmetria di potere e ora che il mondo vira a destra, su tale piano, si rischia di fare un bel passo indietro al Medio Evo. Occorre fare un salto di qualità e di impegno, che diventi veramente globale, dalle poltrone agli intellettuali, ai media, al popolo. E’ necessario un intervento decisivo della politica: servono leggi mirate per garantire parità di trattamento e pieno rispetto delle regole sui luoghi di lavoro e nei pubblici uffici. Solo con uno sforzo congiunto l’uguaglianza non sarà più soltanto un miraggio.

Una Donna esemplare che si battuta molto in tal senso, in Irpinia, è stata l’ Onorevole Alberta De Simone, insegnante, Vicesindaco e Sindaco di Atripalda (AV), Deputata alla Camera nella XI, XII E XIII Legislatura e poi Presidente della provincia di Avellino. Protagonista assoluta nella grossa battaglia per i consultori, dove si è dimostrata una donna di grande valore, oltre che una politica di grande lungimiranza e fine acutezza. Il consultorio di Atripalda (AV), fortemente voluto da Alberta De Simone, divenne un modello di efficienza e di forte sostegno per le donne, rappresentando un importantissimo punto di riferimento, come ascolto e indirizzo. Poi abbiamo altre figure femminili eminenti in Irpinia, come Mirella Napodano, scrittrice e filosofa fondatrice della Filosofia Dialogica, un metodo filosofico che approccia i problemi ontologici in maniera dialogativa, che sta riscuotendo molto successo presso i giovani; Nadia Testa, pianista, insegnante al Consevatorio Domenico Cimarosa di Avellino, premiata in concorsi nazionali e internazionali, concertista in varie città italiane e all’estero e pianista in prestigiose formazioni da camera; Giovanna Scuderi, editrice, che con la sua produzione libraria, ha incontrato il gradimento di importanti Enti Pubblici, pubblicando non solo opere di narrativa e saggistica, ma anche pubblicazioni scientifiche e scolastiche; Antonietta Urciuoli, insegnante, scrittrice nota per le sue favole sulla Shoah.

Rosa Bianco e Fiore Carullo