L’istituto Aurigemma ricorda le medaglie d’oro Annarumma e De Santis

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E’ dedicato alla memoria di Antonio Annarumma e Guido De Santis, premiati con la medaglia d’oro al valore civile per il loro sacrificio il confronto promosso dall’istituto comprensivo Aurigemma e dall’amministrazione comunale di Monteforte, in programma il 23 novembre, alle 11, presso l’auditorium della scuola. A fare gli onori di casa la dirigente scolastica Filomena Colella e il sindaco di Monteforte Costantino Giordano. A partecipare al dibattito il prefetto Paola Spena, il questore Maurizio Terrazzi, il comandante provinciale di carabinieri Luigi Bramati, il comandante dei carabinieri forestali Ferdinando Sileo, il dirigente dell’Ufficio scolastico di ambito territoriale di Avellino Fabrizio Perrella, il sindaco di Avellino Gianluca Festa, il comandante dei carabinieri di Monteforte Pasquale Maffei. Saranno presenti, inoltre, Teresa Angelotti, vedova del brigadiere Guido De Sanctis e i familiari dell’agente Antonio Annarumma. A caratterizzare l’incontro la proiezione dei video dedicati ad Annarumma e De Sanctis, realizzati dagli studenti con il coordinamento della  professoressa Lucia Ausiello e l’intermesso musicale a cura dell’Orchestra dell’Ic Aurigemma. Un confronto per rilanciare i valori di coraggio e dedizione al proprio lavoro e alla propria comunità che arrivano dalle storie di Annarumma e De Sanctis.  Saranno gli stessi alunni a ricostruire le vicende dei due figli illustri di Monteforte.  Antonio Annarumma fu la prima vittima degli anni di piombo,  il pomeriggio del 19 novembre 1969 si teneva a Milano uno sciopero generale contro il caro-affitti, indetto dalle confederazioni sindacali A quello sciopero si affiancarono due cortei: uno dei marxisti-leninisti, e uno anarchico.  Poliziotto del terzo reparto celere, Annarumma era alla guida di un automezzo auando veniva coinvolto negli incidenti tra un gruppo di manifestanti e forze dell’ordine e colpito da  una spranga di ferro alla testa. Un tubo colpì l’agente Antonio Annarumma, penetrandogli nel cranio, causandone una morte pressoché istantanea. Aveva appena 22 anni. Guido De Santis, era comandante della stazione forestale di Mercato San Severino (Sa).
A poche ore di distanza dalle prime terribili scosse, fu tra coloro che  accorsero in Irpinia per soccorrere i feriti e distribuire viveri ai sopravvissuti. Per giorni portò avanti la sua opera, senza mai risparmiarsi, fino a che stremato dallo sforzo, fu colto da infarto. Era il 26 novembre del 1980. Una celebrazione che si intreccia con quelle legate all’anniversario del sisma per ribadire la centralità della memoria per costruire il futuro