L’Ulisse mentitore, lo spettacolo

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Ulisse mentitore è un percorso sulle tracce non dell’ombra dell’eroe omerico, ma dei suoi ricordi e dei suoi racconti. I racconti coi quali Ulisse affascina il popolo dei Feaci che lo ha accolto come naufrago dall’ incerta e inquietante figura.

Racconti e/o menzogne? Può essere affidabile un testimone, unico sopravvissuto a incontri con mostri, disastri, vendette divine, terre improbabili, parole indecifrabili. Una zattera che consente di lasciare un’isola e una dea, Calipso, forse rimpianta per sempre; un mostro dall’occhio solo; il dio dei venti e i Lestrigoni mangiatori di uomini; la maga Circe e una catabasi esemplare; e poi donne-uccello, Scilla e Cariddi e giovenche del Sole.

Tutto questo prende corpo, anzi corpi, attraverso il fascino della voce e della lettura dei cosiddetti “apologhi di Alcinoo”, grazie a quella capacità che aveva la parola, quando ancora in pochi sapevano scrivere e leggere, di ‘far vedere’ attraverso l’udito, di usare le descrizioni dettagliate come una cinepresa ante litteram, capace di mettere sotto gli occhi degli ascoltatori (spettatori) un mondo di luoghi e corpi in movimento.

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