L’universo femminile secondo Serafini

0
1445

“Una scrittura potente, un libro scomodo, a tratti amaro. Un affare di viscere e sentimenti umani”. Così Sara Rattaro definisce il romanzo d’esordio di Sara Maria Serafini, milanese di nascita, che da sempre vive in Calabria, “Quando una donna”, collana Varianti. Protagoniste del libro sono due donne, Anika e Claudia, molto diverse per estrazione sociale e temperamento, che si avvicinano l’una all’altra spinte dal desiderio di colmare le proprie mancanze – una gravidanza impossibile e una vita piena di incertezze – e per una strana circostanza cominciano a frequentarsi. A prendere forma una riflessione a tutto campo sul valore dell’amicizia. Anika è una ragazza povera dell’Est approdata in Calabria con la madre e la sorella e poi di nuovo fuggita a Torino, dove lavora come cameriera in un ristorante giapponese e convive con Adam, un uomo violento che non la rispetta e che lei non ama. La sua esistenza sembra essere una fuga continua, alla ricerca di qualcosa che possa colmare i suoi vuoti, l’assenza di affetto, di un futuro concreto, di stabilità. Un vuoto che lei inavvertitamente nutre privandosi del cibo. Solo lo scoprire di essere incinta – peraltro un atto dovuto alla sopraffazione di Adam – la spingerà a prendere in mano la propria vita e a decidere finalmente per se stessa in una sorta di rivalsa con il mondo che la porta persino a rubare i soldi dalla cassa del locale dove era impiegata. Claudia invece è una bella donna benestante con un lavoro in proprio, una bella casa sempre ordinata e il desiderio bruciante di un figlio che non viene mai, un desiderio che finisce per logorare il suo rapporto con il marito, che non lo vuole tanto come lei e sembra non essere più in grado di capirla. Fino a quando scopre di essere affetta da endometriosi.

E’ nello studio di un centro ginecologico che le due donne si incontrano. Anika vuole fissare la data dell’aborto (non reggerebbe all’idea rivedere nel figlio gli occhi di Adam) e Claudia deve fare una visita di controllo dopo l’intervento all’utero. Da una curiosità morbosa e non poca invidia da parte di Claudia per questa gravidanza di Anika che non le sembra meritata su quel corpo secco e smunto, con il tempo nascerà un legame profondo che offrirà a entrambe una nuova possibilità di vita. E strade che prima sembravano impossibili, insieme possono essere affrontate. L’autrice indaga l’universo femminile, tra desideri nascosti e legami che, abbandonati all’incuria, si inaridiscono fino a diventare violenti. Ci troviamo così di fronte a due diversi tipi di maternità a confronto: una rifiutata perché subita senza amore e l’altra pretesa, quasi senza desiderio se non quello di procreare e una vita che spesso non asseconda i nostri piani ma anzi sembra fare di tutto per scombinarceli. Magari solo per mostrarci altre nuove vie…