Sarà la lezione dal titolo “Due modi d’intendere l’Italia nuova. Machiavelli e Guicciardini nel pensiero di Francesco De Sanctis” a chiudere il 5 settembre la mostra “Atomi Erranti. Francesco De Sanctis e la cultura della modernità” a cura di Toni Iermano, allestita presso la Biblioteca Provinciale. Relazionerà il professore Toni Iermano, ordinario di letteratura italiana. Introduce il professore Ottavio Di Grazia. Coordina Pierluigi Melillo. La mostra riunisce opuscoli e manoscritti desanctisiani raccolti nella Biblioteca. “Tanti i motivi – si legge nella nota di presentazione della mostra – che ci inducono a mantenere viva la sua memoria, la tolleranza della diversità, il saper coniugare la scienza e la vita, la capacità di tenere insieme, in sintesi feconde, le due pagine della sua vita, la passione civile e l’impegno letterario, il suo esempio altissimo di integrità nell’azione politica, l’esilio come condizione essenziale di fronte al dilagante conformismo, e all’assuefazione di un potere sempre più spregiudicato, la stessa bruciante analisi dell’efficacia dei mali d’Italia delle distorsioni del parlamentarismo che sembrano editoriali scritti per l’oggi”. Per l’occasione sarà aperta per l’occasione la sala Capone