“Mai più”, ecco i punti fondamentali per la rinascita di Avellino

0
830

Dopo la conferenza di ieri mattina, il gruppo “Mai più” guidato da Cipriano ha stilato i punti fondamentali che caratterizzeranno il loro percorso nel corso dei prossimi cinque anni nel Consiglio Comunale.

1. OPERAZIONE VERITÀ

Finalmente chiarezza sui conti dell’Amministrazione. Una indispensabile e seria “operazione verità” è in premessa la condizione necessaria ed imprescindibile per capire come stanno davvero le finanze del Comune di Avellino. Senza sotterfugi, senza infingimenti. La verità, nuda e cruda. Per ricominciare seriamente a progettare il futuro della città, gestendo in maniera trasparente e virtuosa tutti gli enti. Obiettivo serio e possibile, da realizzare subito all’atto dell’insediamento della nuova Amministrazione.

L’impegno che si richiede è attivare una due diligence, un’analisi attenta e puntuale dei bilanci dell’Amministrazione comunale (a partire proprio dal Consuntivo 2017 ancora da approvare) da affidare ad esperti revisori contabili con comprovata esperienza nella finanza delle pubbliche amministrazioni. Prima di ogni altro progetto, occorre certificare i conti in maniera autorevole e super partes, facendo emergere, con tempi certi e definiti ed una volta per tutte, la verità sul bilancio comunale. Senza questo indispensabile chiarimento, la nuova Amministrazione non potrà avviare alcuna vera strategia di rinnovamento.

 

  1. LA RIVOLUZIONE DELLA NORMALITÀ

Ripartire immediatamente dalla gestione ordinaria e quotidiana dei servizi ai cittadini. La città non funziona, il degrado e l’abbandono sono ormai insopportabili. Invertire la rotta è una priorità indispensabile.

L’impegno che si richiede è collegato alla necessità di riorganizzare e migliorare rapidamente le attività di pulizia, raccolta dei rifiuti, manutenzione del verde, manutenzione e cura degli spazi comuni. Strade, marciapiedi, illuminazione, giardini e parchi, piccola manutenzione quotidiana devono essere oggetto di interventi urgenti ed immediati. Allo scopo suggeriamo anche l’istituzione di una specifica delega al decoro della città. Restituire agli avellinesi la normalità perduta sarà un gesto rivoluzionario.

 

  1. COMPLETARE I CANTIERI

Basta cantieri non coordinati e programmati. Basta opere pubbliche infinite. Basta disagi ai cittadini e ai commercianti. Priorità della nuova Amministrazione deve essere il completamento di tutti i cantieri aperti in città. Completare le opere pubbliche avviate, anche quelle di cui non si condividono appieno funzione e progetto, deve essere un principio di sana e ragionevole continuità amministrativa. Stop agli sprechi, stop ai disagi. Le opere pubbliche non possono essere percepite come un incubo ma devono tornare ad essere occasione di rinnovamento e sviluppo.

L’impegno che si richiede è attivare subito una task force tecnico/politica in grado di garantire uno sforzo straordinario nell’avanzamento e completamento di tutti i cantieri cittadini.  Si suggerisce, inoltre, un riassetto delle deleghe affiancando ai lavori pubblici il decoro urbano e il patrimonio, nell’ottica di garantire una più efficace gestione della città, intesa sia come esigenze di manutenzione e cura del quotidiano che come programmazione e gestione degli immobili comunali, da mettere a reddito e valorizzare al massimo ove possibile.

 

  1. DIGNITÀ

C’è una città che soffre, umiliata, offesa. Che sta perdendo la dignità. Che vive in condizioni di disagio. Sono giovani, adulti, anziani senza lavoro, avellinesi che abitano in case malsane, in edifici con amianto, in prefabbricati post sisma. Nel degrado, nell’abbandono. Sono gli ultimi e gli invisibili. Senza assistenza, senza rispetto, senza futuro. E’ un dovere rivolgere lo sguardo in primis a loro. E’ un obbligo dedicare attenzione e rispetto ai cittadini che sono stati, troppo a lungo, considerati solo un numero. O ancor peggio, un voto.

L’impegno che si richiede è riorganizzare radicalmente il settore delle politiche abitative e sociali, ripartire con metodo nuovo riorganizzando del tutto i servizi erogati dal Piano di zona, ripensare con rivoluzionaria trasparenza il meccanismo di assegnazione, gestione e manutenzione degli alloggi popolari, erogare fondi e servizi solo ed esclusivamente su principi di diritto e di merito. Riteniamo, inoltre, utile che il Comune si occupi in maniera strategica e più ad ampio raggio della salute dei propri cittadini. Proponiamo, per questo, la creazione di un “registro comunale” delle patologie più a rischio (quali malattie neoplastiche, infettive ed allergiche) redatto per aree urbane, uno strumento che sarebbe molto utile ad approfondire le cause dell’insorgenza e quindi studiare manovre di prevenzione. Inoltre la strutturazione di “ospedali di quartiere” che garantiscano assistenza medica h 24, attività specialistiche e presenza di medici di famiglia è l’altro, importante obiettivo del nostro programma. Questo garantirebbe migliori livelli assistenziali soprattutto nelle aree periferiche ed alleggerirebbe il carico del Pronto Soccorso ospedaliero, ormai al collasso. Per concretizzare questi progetti è fondamentale creare un coordinamento tra Comune, ASL, Città Ospedaliera e Medici di Base.

 

  1. CENTRO PER L’AUTISMO

Un’intuizione vincente affogata in una storia di incapacità amministrativa e burocratica lunga ben 17 anni. Il Centro per l’Autismo di Valle è una di quelle pagine che dovrebbe far arrossire per la vergogna un po’ di persone. Avellino deve recuperare il tempo perduto e non lasciarsi scippare da Sant’Angelo dei Lombardi il primo centro pubblico per l’autismo in Italia in grado di offrire alle famiglie prestazioni di eccellenza, di diagnosi e presa in carico globale di persone di qualunque età. La struttura può dare risposte ottimali alle centinaia di famiglie che convivono con l’autismo, può dare lavoro a più di 50 persone tra operatori e personale ausiliario, per non parlare di tutto il personale necessario ad assicurare i servizi logistici.

L’impegno che si richiede è attivare una delega specifica da affidare, anche all’esterno del Consiglio comunale, per accelerare al massimo sul completamento e la successiva gestione del Centro per l’autismo. Allo scopo sarà necessaria una seria riflessione sul modello di governance che, a nostro avviso, non potrà che prevedere sinergia e collaborazione tra 5 attori in campo: Comune, Asl, Università, genitori e privati ognuno con un ruolo ben specifico. Riteniamo inoltre che il Centro per l’autismo possa candidarsi a diventare centro di formazione per la disabilità, un’opportunità per gli insegnanti di sostegno che operano nelle scuole avellinesi e irpine. Il Centro per l’Autismo di Valle può infatti ospitare anche percorsi formativi per l’assistenza alle persone diversamente abili, con la supervisione dell’Asl ed in collaborazione con le università campane.

 

  1. CULTURA

Ripensare del tutto il ruolo dell’Amministrazione comunale nella gestione della Cultura ad Avellino. Passare dall’improvvisazione di questi anni alla strategia di lungo respiro, trasformando la Cultura in generatore di valore, economia, lavoro, qualità della vita. Riteniamo strategico partire da questo punto programmatico per segnare una profonda discontinuità con il passato.

L’impegno che si richiede è a ripensare completamente il sistema degli edifici a vocazione culturale, assegnando finalmente funzioni e contenuti secondo linee guida di un progetto organico, che coinvolga non solo le migliori energie associative della città, ma anche il mondo delle imprese e dei privati, nell’ottica di un rinnovato patto pubblico/privato in grado di generare ricadute economiche ed occupazionali ad Avellino. Puntiamo a sostenere e valorizzare il mondo dell’associazionismo, ad intendere gli eventi come leva strategica di marketing territoriale, la cultura come elemento cardine per innalzare la qualità della vita. Puntiamo ad una concezione democratica e diffusa di promozione culturale, che non interessi sempre e solo il centro città ma che sappia rendere protagonista tutto il territorio cittadino. Riteniamo strategico lavorare ad un piano dedicato per il centro storico, che può essere motore del sistema culturale e turistico della città. Riteniamo che la cultura rappresenti il tandem necessario con altre due parole chiave: politiche giovanili e innovazione. Ai giovani vogliamo offrire opportunità per rimanere nella propria città, sostegno alle idee imprenditoriali grazie agli incubatori di start up, occasioni di valorizzazione di merito e competenze. L’innovazione, infine, è lo strumento per attuare quella “rivoluzione culturale” tanto attesa ad Avellino. Digitalizzare, sburocratizzare, dematerializzare, rendere accessibile e trasparente la gestione pubblica, cogliere tutte le opportunità dell’economia digitale sono, a nostro avviso, passaggi necessari per una più completa concezione della cultura intesa come una vera e propria occasione di crescita della nostra comunità.

 

  1. FUTURO

La città sopravvive e supera la crisi drammatica che la attanaglia se, e solo se, trova la capacità di progettare il suo futuro. Bisogna rendere Avellino nuovamente attrattiva, un capoluogo in grado di richiamare persone e generare funzioni che siano da stimolo per economia, commercio, lavoro.

L’impegno che si richiede è lavorare su poche parole d’ordine, ma ben chiare: stop al cemento selvaggio – avanti con incentivi e progetti di riqualificazione dell’esistente – uscire dall’isolamento con il potenziamento della stazione ferroviaria – costruire il nuovo tribunale – attivare l’autostazione – costruire nuovi edifici scolastici – aumentare la dotazione di parcheggi – attivare corsi e master universitari in città – offrire sostegno ed incentivi al commercio attraverso una revisione (ove possibile) della tassazione comunale, un programma organico di eventi ed attività utili alla promozione della città, un approccio della burocrazia comunale che non sia da ostacolo ma che funga da supporto per chi investe nel commercio ad Avellino.