Maturità, superata la prova sicurezza. L’emozione dgeli studenti

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“E’ stato proprio come lo immaginavo. Un esame in piena regola anche se i docenti ci hanno messo a nostro agio”. Lucrezia tira un respiro profondo nell’uscire dall’aula. Il colloquio nel primo giorno di maturità è terminato. Con lei c’è la sorella che ha voluto come unica accompagnatrice, nel cortile antistante la scuola la aspetta qualche compagna, a debita distanza e rigorosamente con mascherina. Una scena non diversa da quella di tanti altri esami. La domanda è quella di rito “Come è andata? Cosa ti hanno chiesto?”. “La commissione ha estratto un documento sul progetto genoma – spiega Lucrezia – , dal concetto di specie umana all’uguaglianza. E’ stata l’occasione per parlare dei totalitarismi, della democrazia, dei rischi che caratterizzano ancora oggi la società, della libertà come patrimonio da difendere. In letteratura ho dovuto commentare un componimento di Ungaretti. Quindi è stata la volta della discussione dell’elaborato di latino e greco. A chiudere il colloquio è stata la presentazione in powerpoint del progetto di alternanza scuola lavoro ‘Viaggi nel classico’ che ci ha consentito di andare alla scoperta dei parchi archeologici. I commissari mi hanno lasciato parlare, mi hanno consentito di spaziare da una disciplina all’altra, hanno formulato domande. Certo, era strano vedere i miei professori, tutti con mascherina, così lontani dalla cattedra dove mi trovavo. Ho voluto che ci fosse mia sorella con me ad assistere all’esame”. E quando le chiediamo come festeggerà “Certamente mi farò una bella dormita. Non vedo l’ora”.
In attesa davanti alla scuola Marta Del Gaudio: “Ho chiesto qualche informazione alle mie compagne. Mi hanno detto di essere state interrotte più volte dai commissari. Speriamo, invece, mi lascino parlare. L’ansia c’è, è inevitabile, abbiamo avuto ancora meno tempo per allenarci alle modalità del nuovo esame. E’ vero che non ci sono gli scritti ma non si poteva non tenere conto dell’emergenza con la quale abbiamo dovuto fare i conti. Illustrerò anche io con un powerpoint il progetto di alternanza scuola lavoro nel quale abbiamo approfondito l’universo dei farmaci. Molto dipenderà dal documento che sarà estratto. Sono contenta, però, che l’esame sia in presenza, ci dà maggiore sicurezza stare faccia a faccia con i nostri professori”.
Orsola Stefanile sosterrà l’esame sabato: “Si partirà dalla discussione del documento che sarà estratto per poi passare all’elaborato di latino e greco che abbiamo dovuto inviare su ‘Gli stranieri e i barbari’. Quindi sarà la volta del progetto di alternanza scuola lavoro che illustreremo con un powerpoint. Credo che quest’esame ci abbia consentito di metterci in gioco, dare prova del nostro spirito critico, preparandoci al meglio agli esami universitari”. Cristiana Guerriero è stata la prima a sostenere l’esame al liceo Virgilio “L’ansia era tanta ma poi si è sciolta man mano che parlavo. Tanti i temi affrontati, dal testo di Quasimodo al documento relativo ai vulcani che ho analizzato nelle diverse discipline. Quindi sono passata alla discussione dell’elaborato di scienze umane sul tema dell’infanzia per poi concludere con il progetto di alternanza che ci ha visto ospiti della cooperativa Althea e di una scuola dell’infanzia. Ora, ho solo voglia di rilassarmi, penso proprio che me ne andrò al mare”. A stazionare davanti alle scuole gli operatori della Croce Rossa che hanno vigilato sul rispetto delle norme di sicurezza, dall’uso delle mascherine al rischio di assembramenti.
A tracciare un bilancio positivo la professoressa Amalia Benevento, nelle vesti di vicaria al liceo Virgilio, in assenza della dirigente Lucia Forino, impegnata con gli esami. “Nella prima giornata di colloqui – spiega – tutto si è svolto con regolarità. Un ringraziamento va alla Croce Rossa che ci ha aiutato a garantire il rispetto del protocollo di sicurezza, dalla consegna delle mascherine alla sanificazione degli ambienti, dopo ogni colloquio. I tre mesi di didattica a distanza ci hanno consentito di stabilire un migliore rapporti con gli allievi. Uno dei percorsi affrontati è stato quello legato alla gestione delle emozioni. E gli alunni stanno dimostrando di aver raggiunto un buon livello di autocontrollo”. In visita negli istituti cittadina anche l’assessore comunale Giuseppe Giacobbe: “Volevo portare il mio saluto alle commissioni e verificare che non ci fossero criticità e che tutto si svolgesse con regolarità. Ho potuto constatare di persona il pieno rispetto del protocollo di sicurezza. E’ stata anche l’occasione per rivolgere il mio augurio a studenti e docenti che hanno dovuto fare i conti con una situazione certamente particolare, dando prova di grande professionalità”.
Rispettato appieno anche ad Ariano il protocollo sicurezza. A sottolinearlo il professore Giuseppe Ciasullo, tra i collaboratori della dirigente Teresa De Vito all’istituto superiore Ruggero II. “Nella prima giornata di colloqui – prosegue Ciasullo – tutto ha funzionato al meglio. Nella nostra scuola, anche grazie alla presenza di molti tecnici, in virtù dell’indirizzo costruzioni, ambiente e territorio, abbiamo rispettato il protocollo alla lettera per garantire la massima sicurezza al personale docente e non docente e agli studenti. Quattro le commissioni, più una a scavalco su due sedi che stanno operando nelle tre palestre. In ogni plesso è stato nominato un addetto alla prevenzione che aveva il compito di consegnare le mascherine e verificare la consegna di docenti e studenti dell’autocertificazione. Tra i ragazzi c’era ansia per l’esame ma non certo per la sicurezza. Abbiamo solo il caso di un’allieva, costretta in quarantena, che dovrà sostenere l’esame in videoconferenza. Decisivo è stato anche il ruolo della Croce Rossa con operatori che hanno stazionato davanti a ogni istituto”