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Maxi inchiesta al comune di Avellino: inizia la settimana degli interrogatori: 13 indagati e 4 filoni di indagine

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Tredici indagati e quattro  filoni di indagine: sono questi i numeri dell’inchiesta in corso da parte della Procura di Avellino  sull’amministrazione  comunale guidata dal sindaco Festa.l primo è sulle proroghe concesse alla Eco di Scafati che opera nell’ambito del piano di zona di Avellino, il secondo sul concorso per il reclutamento dei vigili urbani, il terzo sulla gestione del Summer Festival e infine quello sugli appalti pubblici.

Venerdì  scorso,  1 marzo, i militari dell’Arma hanno perquisito l’ufficio comunale della dirigente dei lavori pubblici, che risulta indagata sia nell’inchiesta sugli appalti che in quella per il concorso dei vigili.

Martedì, 5 marzo, invece i Carabinieri hanno perquisito l’abitazione e gli uffici del sindaco Gianluca Festa che risulterebbe indagato per sponsorizzazioni alla squadra Del.fes. In questo filone di indagine coinvolto un commercialista e l’amministratore della squadra.

E da domani si apre la settimana degli interrogatori, dopo che gli inquirenti hanno acquisito una serie di atti e documenti in particolare negli uffici del comune di Avellino. Per il filone degli appalti pubblici sono  indagati  il sindaco Gianluca Festa, una dirigente comunale , un consigliere comunale del Gruppo Davvero, il fratello architetto, il presidente della Del Fes ed un commercialista. I sei indagati sono accusati dell’ipotesi  di reato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico ed emissione di fatture per operazione inesistenti. questo filone d’indagine , l’ultimo in ordine di tempo e che conta il  maggiore numero di persone e che potrebbe avere ulteriori avere ulteriori indagati per le aziende coinvolte.

Il difensore della dirigente, l’avvocato Marco Campora, ha depositato il riesame per impugnare il decreto di sequestro del cellulare, del computer e di una serie di atti amministrativi. Lo stesso ha fatto l’avvocato Marino Capone che difendeil consigliere comunale di maggioranza e il fratello architetto.

Il primo cittadino risulta iscritto nel registro degli indagati assieme al presidente della società cestistica DelFes che milita in serie B e ad un commercialista. Le iscrizioni risultano nel decreto di perquisizione e sequestro notificato dagli inquirenti al sindaco e alle due figure apicali della società sportiva ed eseguito marted’ scorso. Il sostituto procuratore Vincenzo Toscano, titolare dell’inchiesta, ha anche ordinato una perquisizione personale e all’autovettura del primo cittadino e sequestrando due pc e due telefonini oltre a numerosi documenti. Sono anche scattate verifiche sui movimenti bancari del primo cittadino. Al vaglio del sostituto procuratore i rapporti intercorrenti tra la società di basket di serie B DelFes e tre imprese. Sotto esame  in particolare  le somme finanziarie che le imprese avrebbero trasferito alla squadra, ritenute dagli organi inquirenti di considerevole entità.
Gli inquirenti sono a lavoro per comprendere se tutte e tre le imprese abbiano ricevuto, durante il periodo oggetto di contestazione, commesse dall’amministrazione Comunale di Avellino.  Sul caso delle sponsorizzazioni la procura ipotizzerebbe  un presunto accordo corruttivo, suddiviso in due fasi. Inizialmente, un’intesa tra lo stesso Festa e  il legale rappresentante della società cestistica, seguita da un secondo accordo tra il sindaco  e le imprese coinvolte. Si sostiene che queste ultime, con l’approvazione del sindaco, abbiano ottenuto contratti pubblici nella zona di Piazza del Popolo, finanziando in cambio la squadra di basket.Nel frattempo, il decreto firmato dal Pm Vincenzo Toscano potrebbe essere impugnato dalla difesa del sindaco, rappresentata dal penalista Luigi Petrillo, nelle prossime ore con il ricorso al Riesame.

 

 

Poi c’è l’indagine del Summer Festival prosegue. I carabinieri del comando provinciale di Avellino,  hanno iniziato ad ascoltare delle persone informate sui fatti sull’inchiesta che conta già tre iscritti nel registro degli indagati. i militari del comando provinciale di Avellino, su delega della Procura,  hanno sequestrato, nei giorni scorsi, due delibere con le quali sono stati affidati gli eventi ad una società di somministrazione di bevande  e alimenti, che ha organizzato il Summer Festival in città nell’agosto del 2023 e costato 1 milione 100 mila euro. Documenti che ora saranno analizzati dagli inquirenti.  Ma al momento ci sarebbero anche i primi iscritti nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di turbativa d’asta, tra cui la titolare della srl, un dirigente comunale.

L’inchiesta prese il via dopo l’escussione di tre consiglieri di minoranza, come persone informate dei fatti, in Procura: Nicola Giordano, Francesco Iandolo e Dino Preziosi. Davanti ai magistrati i tre consiglieri di minoranza, che non avevano presentato nessun esposto all’autorità giudiziaria, avevano manifestato, a settembre scorso i loro dubbi, tramite i social network e gli organi di stampa.

In particolare il consigliere Giordano in due video su Fb aveva evidenziato le inconguenze nella tempistica della procedura di affidamento del concerto di Achille Lauro, Gaia e Tananai costato 280mila euro. L’organizzazione dell’evento era stata affidata ad una società di Avellino, che fino a poche settimane, secondo codice Ateco, si occupava in prevalenza di somministrazione di bevande e ristorazione. Ma la ditta irpina aveva proceduto ad ampliare la classificazione con organizzazione di concerti, eventi e attività collaterali, certificazione che gli ha permesso di acquisire il titolo acquistare dalla le credenziali per avere in affidamento la gestione in esclusiva dell’concerto tenutosi in Piazza Libertà il 16 agosto. dopo l’escussione dei tre esponenti della minoranza venne aperto un fascicolo contro ignoti. Ora però l’inchiesta sembra arrivare  ad una svolta con  tre  indagati.

C’è poi la terza inchiesta, che è condotta dalla Guardia di Finanza e riguarda la procedura per il concorso per la Polizia municipale, che vede al momento tre persone indagate, tra cui la stessa la stessa dirigente  dei lavori pubblici accusata di rivelazione del segreto d’ufficio, abuso d’ufficio e falso.

Al momento al vaglio degli organi inquirenti la posizione di un 26 enne,  a cui i militari delle Fiamme Gialle hanno sequestrato il cellulare durante la prova per l’esame orale. Anche il giovane è accusato di rivelazione del segreto istruttorio, falso e abuso in atti d’ufficio.