Michela Mancusi: “raccontare il reale attraverso il cinema”

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Dalla sinergia col Tilt al desiderio di continuare a raccontare il reale a partire dal confronto con i giovani autori del panorama contemporaneo. E’ Michela Mancusi, presidente dell’associazione, a porre l’accento sulle nuove sfide dello ZiaLidiaSocialClub, annunciate nel corso della presentazione a Palazzo di città. Con lei al tavolo l’assessore alla cultura del Comune Bruno Gambardella, il direttore artistico Antonio Cataldo, la critica cinematografica Antonella Mancusi e Simona Genovese dello ZiaLidia. “Quindici anni – spiega – in cui abbiamo cercato di trasformare i sentimenti in idee attraverso un cinema che ha come principali protagonisti gli spettatori e proposte che ogni anno si rinnovano in originalità e pregnanza di contenuti ampliando il sentire e l’immaginazione. Abbiamo scelto di ripartire dalla collaborazione col Tilt, grazie alla disponibilità di Felice Caputo, che ha creduto nel nostro progetto. Questo luogo che anima la vita di molti ragazzi ospiterà un primo ciclo di cinema di animazione. Cinque le opere selezionate, mai viste ad Avellino “Your nane”, “Kubo e la spada magica”, “La tartaruga rossa”, “Le stagioni di Louise” e “La forma della voce” destinate ad incantare un pubblico di non soli bambini. Crediamo nell’importanza di offrire visioni di qualità a cominciare dai più piccoli le cui menti libere sono in grado senza condizionamenti di critica e tendenze di saper giudicarne e riconoscere il valore.Nutrire oggi gli occhi dei bambini ci permetterà domani di andare al cinema che vorremmo. Anche quest’anno proporremo un cartellone particolarmente ricco. Cinque i film di animazione, dieci incontri con il cinema d’autore contemporaneo, dieci incontri con Autori, 1 classico, 1 omaggio al 68 a 50 anni dalla sua vitale esplosione con “Assalto al Cielo” di Munzi, introdotto da Francesco Massarelli, fine esperto di Cinema”. Ci soffermeremo sul senso generale di precarietà ed insicurezza che vive la società occidentale, e non solo, in questi anni di continua messa in discussione dei traguardi raggiunti sul piano del benessere sociale, collettivo, personale nei decenni scorsi. Conquiste che sembravano certe appena ieri, prospettive di ascesa sociale e di realizzazione personale sono compromesse nel loro realizzarsi. Il cinema si fa portavoce di chi vede sottrarsi il proprio diritto ad un’esistenza dignitosa, di chi si vede scivolare in basso nella scala sociale, di chi lotta per la piena realizzazione dei propri diritti negati”. Si va dal Libano dell’L’Insulto di Ziad Doueri all’Iran di “Melbourne” di Nima Javidi per arrivare al Cile e all’ Argentina di “Rara” della regista Pepa San Martin. Non manca la commedia con lo spassoso “Captain Fantastic” di Matt Ross e il cinema intimista del giapponese Koreeda con “Ritratto di famiglia” con tempesta. Uno spazio di primo piano è riservato come ogni anno al film classico, questa volta l’italiano del 1960 “Tutti a casa” di Comencini introdotto dallo storico del cinema, Marco Guarrella. A seguire “Loving”, “Teneramente folle”, “La canzone della vita”, “Frantz” tra i titoli di una programmazione particolarmente intensa arricchita dalla professionalità, le competenze e la passione di nuovi soci nipotini. Il terzo percorso è il ciclo “La Voce dell’autore” che permette agli spettatori di interagire direttamente con i protagonisti e gli addetti ai lavori delle opere proposte perché il cinema è fatto di persone, incontri, connessioni non solo con lo schermo. Questa rassegna si dividerà tra le sale del Movieplex e quelle del Partenio. Proprio presso i due multisala i soci godranno di sconti e promozioni nel corso dell’anno cinematografico. Il primo appuntamento di questo ciclo sarà il 13 febbraio al Cinema Movieplex con Veleno e i suoi protagonisti: il regista Diego Olivares, l’attrice Miriam Candurro, il produttore Gaetano Di Vaio e Marco Messina dei 99 posse autore delle musiche. Seguiranno l’incontro con Barbara Rossi Prudente e Stanza 431, con L’Intrusa di Leonardo Di Costanzo e lo sceneggiatore Maurizio Braucci, con Easy di Andrea Magnani, Maria per Roma di Karen Di Porto, Un altro me di Claudio Casazza e Manuel di Dario Albertini, recente sorpresa del Festival di Venezia. Il quarto percorso riguarda gli eventi speciali. A cinquant’anni dalla sua vitale esplosione, con Assalto al Cielo di Francesco Munzi introdotto da Francesco Massarelli, lo ZLSC rende un appassionato omaggio al ‘68. In occasione dell’8 marzo al Tilt lo ZLSC proporrà “Libere, disobbedienti e innamorate” di Maysaloun Hamoud, opera prima israeliana di notevole importanza. Infine un focus sul cinema greco, in occasione dell’uscita di The Killing of a Sacred Deer ,l’ultimo film di Yorgos Lanthimos presentato alla scorsa edizione del Festival di Cannes.