Misura cautelare in carcere per Formisano, Taormina: “Pronto a presentare appello al tribunale del Riesame

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“Ecco uno di quei momenti di amarezza, di dolore, di sconcerto che la professione di avvocato riserva. Accade quando non solo sei convinto dell’innocenza di un imputato, ma anche quando le prove raccolte in un processo ne hanno dimostrato la non colpevolezza. Non si riesce a comprendere come possa esserci tanto cinismo, tanta freddezza, tanta insensibilità da parte della magistratura.”Così esordisce l’avvocato Carlo Taormina, profondamente colpito dall’arresto dell’imprenditore e ingegnere Gianluca Formisano di cui è il difensore di fiducia.

Un processo, quello per la gestione criminale delle aste giudiziarie ad Avellino, che nella giornata di ieri ha vissuto un momento cardine, con il Tribunale di Avellino che ha deciso di accogliere la richiesta del Pubblico Ministero antimafia, Henry John Woodcock, di aggravare le misure cautelari nei confronti dell’ingegnere Gianluca Formisano, Il passaggio dal regime degli arresti domiciliari al carcere è stato motivato dalle informazioni emerse dalle chat tra una testimone  e l’imputato, che hanno portato il Pubblico Ministero a sottolineare la violazione della misura cautelare.

“Ieri sera, dopo un’udienza drammatica, Gianluca Formisano è stato arrestato e portato in carcere sulla base di un provvedimento del tribunale, che va approfondito. Tuttavia, non emerge alcuna circostanza in ordine al contestato inquinamento probatorio.” L’avvocato sottolinea la mancanza di prove concrete riguardo all’accusa di inquinamento probatorio: “Un forte legame con una testimone ha portato all’ipotesi che la ragazza sia stata indotta a non dire la verità, ma in dibattimento ha finalmente dichiarato la verità, contrariamente a quanto affermato in precedenza. Non emergono dati dalle offerte di utilità, funzionali a ottenere una falsa testimonianza.”

L’avvocato difende l’integrità dell’ingegnere Formisano, sottolineando la rettifica della testimonianza da parte della presunta testimone, senza che emergano prove di corruzione o pressioni indebite. “Non parlerei così se non conoscessi profondamente l’ingegnere Gianluca Formisano, una delle persone più oneste e chiare che abbia mai conosciuto. Non solo la sua innocenza è certa, come dimostrato nel processo, ma non si è mai macchiato di azioni di questo genere. La lettura delle carte sicuramente dimostrerà la correttezza dell’ingegnere Formisano, e si sta preparando l’appello al Tribunale della Libertà. Ma il mio dolore è troppo forte”, conclude il penalista.