Corriere dell'Irpinia

Monia Gaita: “Rispetto per la sensibilità dei più piccoli”

C’è una violenza duplice nel Giorno della Memoria. Duplice perché non tocca solo le sventurate vittime dell’Olocausto, ricordandone l’eccidio, ma, in proporzione minore e attuale, i nostri bambini. Il 27 gennaio, in Italia dal 2000, quando venne istituito, si susseguono nelle scuole di ogni ordine e grado, manifestazioni e momenti che ne ripercorrono l’orrore. E finché si tratta di restituire la più grossa stortura della storia, conveniamo tutti sull’opportunità dell’iniziativa. Ma ho potuto constatare con rammarico e rigetto, che in troppe scuole si è affermato e seguita a rafforzarsi, un compiacimento sbandierato e irriverente del macabro. Irriverente verso chi, vi chiederete? Irriverente verso i minori, verso i nostri bambini che andrebbero tutelati dalla violenza delle immagini. Ecco che sorge spontaneo domandarsi: qual è il senso della storia? Il senso della storia è farsi racconto, incontrare persone disponibili all’ascolto, a capire il “perché” e il “come” degli eventi, a discernere il giusto dall’ingiusto, il probo dal reo, la luce dalle tenebre, l’insidia dalla mano amica. Affinché gli alunni comprendano, non è necessario somministrargli scene raccapriccianti o sepolcrali. Basterebbe la lettura del diario di Anna Frank. Basterebbe una corretta informazione nel rispetto della sensibilità dei più piccoli. Basterebbe educarli alle virtù, al versante della condivisione, a sollevare sempre e comunque le palpebre del bene. Basterebbe addestrarli agli strumenti dell’amore. Non si producano falle nella chiglia dell’insegnamento! Enfatizzare oltremisura il male, conduce, paradossalmente, a un elogio della sofferenza. E la sofferenza, come tutti i sentimenti, ha un suo pudore. Ha una sua sacralità che non va violata. La scuola deve nutrire alla riflessione. Gli effetti scenici, lasciamoli al cinema! E se da grandi vorranno guardare Schindler’s List, liberi di farlo…
La scuola non faccia terrorismo. Nessuno glielo chiede.

Monia Gaita

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