Montoro, scarcerato 35enne accusato di violenza sessuale su prostitute di Salerno

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Era finito nell’indagine condotta dalla Procura di Salerno a seguito dell’uccisione, avvenuta tra il 2015 ed il 2016, di due giovani prostitute rumene, Alina Ripa e Mariana Szekeres.

Gli Organi inquirenti, infatti, indagando sul brutale duplice omicidio delle due ragazze straniere che erano solite frequentare la zona industriale di Salerno, avevano raccolto le testimonianze di alcune prostitute che denunciavano, tra i sospetti, un giovane trentacinquenne, originario della provincia di Avellino, che si aggirava di notte a bordo di una autovettura alfa romeo 146 di colore scuro, terrorizzando le prostitute, pretendendo dalle stesse rapporti sessuali estorti sotto la minaccia di un coltello.

In particolare il giovane veniva ritenuto responsabile di ben tre episodi specifici, commessi nei confronti di tre diverse donne, che sarebbero state dallo stesso violentate, minacciate con un coltello e addirittura, in un caso, costrette a lanciarsi dalla autovettura in corsa pur di sfuggire al brutale aguzzino.

Si apriva, pertanto, nella zona compresa tra la periferia industriale di Salerno e Battipaglia una vera caccia all’uomo, che portava alla cattura, nel mese di Dicembre del 2016, di Z.O., montorese trentasettenne.

Il giovane veniva pertanto tratto in arresto e condotto nel carcere di Salerno con le gravissime accuse di violenza sessuale, aggravata dall’uso di una arma, violenza privata, minacce ed altro.

Granitica la prova raggiunta dagli Organi Inquirenti che, sulla base del riconoscimento fotografico operato dalle vittime, chiedevano per il giovane irpino il giudizio immediato.

Nello scorso mese di maggio 2017, il trentasettenne, nel frattempo rinchiuso nel carcere di Vallo della Lucania, procedeva alla nomina dell’avvocato Rolando Iorio che con una intensa attività investigativa difensiva riusciva a dimostrare l’estraneità del suo assistito da ben due dei tre episodi in origine contestati.

Pertanto, la stessa originaria imputazione, costituita da ben cinque capi di accusa, si riduceva soltanto a due.

Nella giornata di ieri, dinanzi al Gup del Tribunale di Salerno, Dott. De Luca, si è concluso il primo grado di giudizio con la condanna dell’imputato alla pena di quattro anni di reclusione per il delitto di violenza sessuale commesso nei confronti di una prostituta di sessantadue anni. L’unico episodio, quest’ultimo, per il quale Z.O. è stato ritenuto colpevole.

Il Giudice, in accoglimento della richiesta del difensore, ha disposto la misura degli arresti domiciliari nei confronti del montorese che così ha fatto rientro nella propria abitazione di Banzano.

L’avvocato Rolando Iorio ha preannunciato l’appello avverso la sentenza di primo grado, nel tentativo di far cadere l’ultima accusa ancora rimasta in piedi nei confronti del suo assistito.