Napoli calibro 35 mm, dal cinema delle origini a Gomorra

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Il 13 aprile a Napoli, nella sede dell’Accademia di Belle Arti presso FoQus, nel cuore dei Quartieri spagnoli, alle ore 16.00, sarà presentato il volume  Napoli calibro 35 mm. Dal cinema delle origini a Gomorra, edito da Milieu, a cura di Paolo Spagnuolo e Paolo Speranza, con la prefazione di Steve Della Casa (“Hollywood Party” – Radio Rai3, direttore del Torino Film Festival). All’incontro, coordinato dallo storico del cinema Diego Del Pozzo, docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli, interverranno assieme ai curatori Luigi Barletta (docente di Cinematografia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli), il critico cinematografico Antonio Fiore e l’etnomusicologa e docente dell’Università “Federico II” Simona Frasca.

La presentazione è inserita nel programma de “I giovedì dei libri”, un ciclo di incontri con gli autori curato da Diego Del Pozzo e organizzato dal corso di Design della comunicazione (Scuola di Progettazione artistica per l’impresa) dell’Accademia di Belle Arti di Napoli nell’ambito delle iniziative collegate all’evento annuale Design Beyond Design.

Un viaggio in un secolo di film sulla Napoli criminale, attraverso i racconti dei protagonisti e immagini inedite. Il sole, il mare e l’odore della polvere da sparo. La città di Napoli nell’immaginario collettivo sorride, piange e spara. Un fascino che atterrisce, tanto che il volto contraddittorio della metropoli campana si riflette anche sul grande schermo, ispirando storie drammatiche e avvincenti.

Il volume rappresenta un percorso organico e articolato su un secolo di film ispirati alla Napoli criminale, una pagina del nostro cinema che ancora oggi unisce intrattenimento e cultura. Da Processo alla città (1952, Luigi Zampa) a Il camorrista (1986, Giuseppe Tornatore), da Operazione San Gennaro (1966, Dino Risi) a Ammore e malavita (2017, Manetti Bros.), passando per La sfida (1958, Francesco Rosi) e Napoli violenta (1976, Umberto Lenzi) fino al fenomeno Gomorra (2008, Matteo Garrone) e a molti altri titoli si anatomizza la storia di un intero filone cinematografico e della città che lo ha generato.

Giornalisti, docenti universitari, storici e critici di cinema ricostruiscono questo percorso attraverso saggi, nuove ricerche e interviste inedite ad alcuni tra i protagonisti come i Manetti Bros., Michele Massimo Tarantini, Maurizio Braucci, Agostino Ferrente, Toni D’Angelo.

Completano il quadro le numerose e rare immagini (brochure, cineromanzi, articoli d’epoca, pressbook di lavorazione, manifesti) dei film chiave. Napoli calibro 35 mm. si candida come testo fondamentale per gli appassionati di storia del cinema, non solo di genere, e al tempo stesso per i cultori dell’immaginario crime nostrano, come attesta anche il lusinghiero riscontro di vendite online e in libreria.