Napoli ricorda Pino Daniele con mostra e Flashmob

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"Mi manca soprattutto il dialogo, quello sulle nostre frequenze, legato ad un certo tipo di linguaggio prettamente partenopeo, dove spesso bastava una parola o un'espressione idiomatica per racchiudere il senso di un discorso": Alex Daniele, figlio grande di Pino Daniele e suo personal manager, racconta all'ANSA il vuoto lasciato dalla perdita improvvisa del papà, tre anni fa. ANSA/PINODANIELETRUSTONLUS.ORG +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Flash mob in riva al mare, una mostra di memorabilia nel cuore di Forcella, omaggi nei locali notturni, le sue canzoni trasmesse dalle radio e diffuse nei negozi e per le strade: a tre anni dalla scomparsa si rinnova a Napoli l’omaggio a Pino Daniele.
Inaugurata nella chiesa di San Severo al Pendino ‘Terra mia-Pino Daniele story’, mostra a cura di Federico Vacalebre, in collaborazione con il fotografo Pino Miraglia, riallestimento dell’esposizione dedicata al trentennale della sua carriera, arricchita con copertine di dischi, giornali, curiosità.
L’iniziativa fa parte del progetto ‘Forcella Transit-Destinazione Forcella-Percorsi d’arte oltre i decumani’ per la valorizzazione di una parte del centro antico che nonostante i tesori artistici che custodisce non ancora è rientrata nei circuiti turistici. Una parata di artisti di strada e trampolieri hanno accompagnato la mattinata di festa per il quartiere conclusasi nel ricordo di Pino Daniele con una esibizione del musicista Carlo Faiello.