Natale in città, all’insegna dell’austerity

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Manca circa un mese al natale, già da tempo le pubblicità ci tartassano con spot che invitano i consumatori ad acquistare prodotti (dai generi più svariati) in vista delle festività, e si comincia anche a vedere in città qualche vetrina con addobbi natalizi. Ma che natale sarà quest’anno per i commercianti considerata la crisi economica che sta investendo tutti, dagli esercenti alle famiglie. “Speravamo in una boccata d’ossigeno ma stando alle previsioni le prossime festività natalizie saranno all’insegna dell’austerity”.  e’ lo sfogo pressochè unanime dei titolari di esercizi commerciali del capoluogo irpino alle prese con virtuosismi per far quadrare i conti e che non nascondono la loro amarezza per la mancanza di prospettive migliori. “Auspicavamo che almeno in vista delle festività più attese dell’anno avremmo potuto avere un pur minima ripresa – evidenziano i commercianti – ma non sarà così anche in considerazione del fatto che la maggior parte dei  consumatori utilizzerà la tredicesima per pagare bollette e tasse e che molti approfittando del black friday, per risparmiare il più possibile,  hanno già acquistato su internet qualche regalo da mettere sotto l’albero. Il tutto a nostro discapito”.  Uno scenario dunque non certo incoraggiante per il commercio avellinese che tra caro bollette, tasse (a cominciare dalla Tari) e aumento delle materie prime, è sempre più al collasso. Un allarme lanciato anche dalle associazioni di categoria che per le prossime festività natalizie prevedono  un calo dei consumi intorno al 3%. Un natale dunque ancora più buio di quello registrato durante la pandemia con tutto ciò che ne consegue per il commercio avellinese, e non solo. Per il presidente della confesercenti di Avellino Giuseppe Marinelli l’attuale crisi sta creando un clima di grande incertezza che inevitabilmente ha ricadute negative sul volume dei consumi  e che rischia di compromettere il natale in particolare per le piccole attività del territorio. Una crisi che interessa  un pò tutte le merceologie ed anche  il settore degli alimentari con i beni di prima necessità in continuo aumento.