“Nel Pd di Monteforte unità d’intenti senza veti”

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MONTEFORTE IRPINO- “Avere fretta nella composizione di una lista in una realtà come quella di Monteforte Irpino potrebbe essere un rischio. Se ancora non sono state prese decisioni è solo perchè è necessario garantire attenzione a ogni cosa e la giusta valutazione politica. La certezza che anima il lavoro è la medesima di sempre: il coordinamento locale del Partito Democratico continua a lavorare nel segno dell’unità di intenti”.
E’ la voce autorevole del segretario cittadino dei dem, Francesca Zarbo, all’indomani di alcune indiscrezioni (e non è la prima volta che accade a Monteforte in questa fase pre elettorale) che indicavano una certa difficoltà interna a fare quadrato sulla figura del candidato sindaco.
Rivendica il suo ruolo di segretario la Zarbo, timoniere di “numerose riunioni sempre nel segno della condivisione e dell’armonia”. “Certo è normale che il discorso si fondi su scambi di idee- aggiunge- Altrimenti verremmo meno anche il principio del confronto. E della democrazia”.
Il segretario appare abbastanza infastidito da quanti vorrebbero buttare ombre sul lavoro che sta svolgendo il Partito Democratico. ”Un lavoro che parte da lontano- argomenta- e mira a costruire una lista che sarà frutto di un percorso certemente non semplice, ma ponderato e univoco”. Nella veste di segretario Zarbo si fa portavoce del pensiero dell’intero direttivo così come, d’altronde, certificato qualche settimana fa in un incontro di circolo allargato alla presenza dei parlamentari irpini.
E’ altrettanto normale- continua a dire- che nei paesi in periodi elettorali si ripresentino certi meccanismi. Come sono normali le voci da “bar” ma, come ho avuto già modo di dire in passato, restano tali e non minano assolutamente il nostro lavoro”.
Altro chiarimento del segretrario, riguarda la rosa dei papabili nomi in lizza per la candidatura a sindaco che ancora non sarebbero stati avanzati nelle riunioni: “Per il momento valutiamo quali potrebbero essere le sedici persone che faranno parte della compagine civica in via di costruzione. Solo alla fine decideremo quali tra questi nomi sarà il capolista”. Ruolo che per il segretario sarà frutto del già citato confronto: “Se ci siamo aperti alla società civile non vogliamo imporre niente a nessuno e non poniamo sul tavolo il veto del candidato in quota Pd. Il capolista sarà colui che riesca a coniugare esperienza e continuità”.