“Non esistono morti più importanti di altre” Cgil e Uil alzano la voce sulla sicurezza sul lavoro

I segretari di Uil Avellino-Benevento e Cgil, Luigi Simeone e Franco Fiordellisi hanno spiegato le ragioni della manifestazione, invitando tutte le lavoratrici e i lavoratori ad aderire e partecipare

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Sanità, cuneo fiscale, sicurezza sul lavoro, mancata programmazione industriale sono solo alcuni dei temi della mobilitazione nazionale promossa da Uil e Cgil. Anche ad Avellino ci sarà un corteo, nella mattinata di giovedì 11 aprile, che vedrà protagonisti i principali referenti delle due sigle sindacali irpine.

Proprio Luigi Simeone segretario della Uil Avellino-Benevento e Franco Fiordellisi segretario della Cgil Avellino hanno spiegato le ragioni della manifestazione, invitando tutte le lavoratrici e i lavoratori ad aderire e partecipare:

La battaglia che facciamo sulla sicurezza sul lavoro ormai ci vede impegnati Cgil e Uil da più di un anno. Il nostro obiettivo – afferma Simeone – è zero morti sul lavoro, mentre il governo si gira sempre dall’altra parte propinando dei pannicelli caldi che non risolvono il problema. Abbiamo proposto l’istituzione di una commissione speciale, come quella per la mafia per dirne una, ma il governo dice di no perché guarda a interessi lontani da quelli del mondo di lavoro.

La nostra una posizione politica? Anche si, perché queste cose sono aggravate anche da altre riforme come quella del premierato. In nessun paese al mondo esiste un governo gestito da una sola persona, che ha la maggioranza e nessun contraltare. Facciamo opposizione a questo esecutivo perché non ci piace quanto stia accadendo e in Irpinia qualcuno dovrebbe iniziare ad aprire gli occhi“.

Tante le vertenze che caratterizzano il tessuto lavorativo irpino. Su tutte la IIA, la più fragile, ma anche quella, potenzialmente, con le prospettive migliori:

Non c’è solo la IIA, che è sicuramente quella che soffre di più e che ha molte prospettive. La politica regionale – continua Fiordellisi – e quella nazionale sono molto disattenti su questo punto di vista. C’è una mancata programmazione del governo sulle infrastrutture, sulla sanità, la scuola. Questo è un altro pezzo della mobilitazione che stiamo portando avanti dallo scorso anno“.