Novellino: “Contro il Cesena voglio una squadra determinata, che giochi col cuore”

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Tradizionale conferenza prepartita di mister Novellino che nella sua analisi parte dalla sconfitta di Foggia: “Abbiamo regalato noi la partita al Foggia, la voglia ora è tanta. Affrontiamo una squadra esperta, trasformata da Castori, l’esperienza a volte conta e gli allenatori giovani sono bravi quando hanno i giocatori, altrimenti diventano deboli e Castori sta dimostrando il suo valore. Affrontiamo una squadra forte anche caratterialmente. Dobbiamo puntare ai tre punti, dobbiamo giocarla con la cattiveria agonistica che piace a me, quella che si è vista nel primo tempo di Foggia. Se ognuno fa quello che gli dico abbiamo sempre fatto i risultati. Se uno pensa di essere professore, e uno l’ho già mandato via, non ne abbiamo bisogno. Ci serve gente che lotta per questa importante maglia. Il Cesena è squadra esperta, ha giocatori che io conosco che ci possono mettere in difficoltà se non siamo concentrati, affrontiamo una squadra in basso in classifica ma con individualità importanti.

Ardemagni si è alzato con lo spirito giusto, fa parte dei convocati, l’ho visto con una testa diversa rispetto ai problemi fisici. Voglio vedere da parte di tutti uno spirito battagliero, se ci chiamiamo lupi ci sarà un motivo, voglio vedere il cuore sul campo, consapevoli della nostra forza. I nostri 29 punti potevano essere di piu’ con maggiore attenzione e minori allenatori in campo perché di allenatore ce n’è già uno in panchina che è esperto e bravo. Nella vita ho sempre ottenuto tutto senza essere un professore, eppure sono ragioniere. Nella vita si ottiene tutto senza essere professori, non faccio polemica ma io ho sempre lottato senza fare il professore.

Io non posso caricare i miei giocatori a porte aperte, io ho i miei modi di gestire il gruppo ma voi le leggete in altro modo, l’allontanamento di Molina era dovuto al fatto che faceva male il lavoro, a scuola se non facevo i compiti mi punivano ma non andavo a piangere da papà. Voi fate il vostro lavoro ma così non posso tenere le porte aperte. Cabezas lo portiamo sperando di recuperarlo appieno fisicamente e intanto gli facciamo fare gruppo, poi le assenze sono quelle che sapete. Mi spiace per Gavazzi perché fa il ruolo di sottopunta che a me piace, domani vediamo come sta Matteo e decidiamo. Io voglio una squadra consapevole della propria forza.

A Foggia Rizzato non era pronto, ora lo è vediamo tra lui e Falasco chi può giocare. Vajushi è un ragazzo rapido, può darci una mano, devo trovare ancora un equilibrio, deve conoscere meglio l’ambiente. La vendita di Suagher? Un bravo ragazzo, si è comportato sempre bene, se lo ritroverò lo abbraccerò sempre, si è fatta una scelta perché avendo due centrali dell’Atalanta ci hanno chiesto di sceglierne uno e ho scelto Kresic che è piu’ giovane”.