Novolegno, parte la riorganizzazione con i contratti di solidarietà

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Dopo la firma dell’accordo raggiunto lo scorso 16 febbraio presso la Direzione Regionale del Lavoro, che ha definito il ricorso al Contratto di Solidarietà che ha evitato il licenziamento dei 55 lavoratori decisi dalla Novolegno, nel pomeriggio di oggi si è tenuta l’assemblea in fabbrica per valutare i termini e i contenuti dell’intesa raggiunta dopo 75 giorni di confronto non facile e delicato.
L’assemblea ha condiviso lo sforzo del sindacato proteso ad evitare i licenziamenti, quale obiettivo primario, nonostante il sacrificio dato dalla rinuncia "forzata" di un pezzo retribuzione legata alla contrattazione integrativa senza intaccare i diritti del contratto nazionale. Adesso si apre una fase nuova ma non meno impegnativa. Si tratta di utilizzare il periodo del Contratto di solidarietà per affrontare i problemi posti a base della crisi dichiarata dalla Novolegno con più vigore sindacale e più protagonismo delle Istituzioni e della Politica. L’ obiettivo rimane quello di difendere una storica presenza industriale e produttiva della provincia irpina e ciò non può riguardare solo il Sindacato. Su questo la mobilitazione realizzata in questi ultimi giorni e la stessa azione sindacale ha trovato sintonia con le Istituzioni a partire dall’Amministrazione Comunale di Montefredane, di ciò ringraziamo il Sindaco Tropeano, e con la stessa Regione Campania.
Considerata la dimensione nazionale del Gruppo Fantoni di cui la Novolegno fa parte riteniamo che sia opportuno attivare un tavolo nazionale ministeriale, di verifica sull’efficacia del Contratto di Solidarietà e del sacrificio dei lavoratori.
È da qui che vogliamo ripartire per dare continuità all’azione di tutela dei lavoratori e della fabbrica come patrimonio sociale."
Giovanni Sannino
Segretario Regionale
Fillea cgil campania