Open Day casa di reclusione Sant’Angelo dei Lombardi: grande successo per la prima edizione

0
750

Nella Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi si è tenuto il secondo “open day” nazionale, il primo in Campania, un evento aperto al pubblico durante il quale la struttura carceraria, diretta da Marianna Adanti, ha presentato le attività lavorative aperte ai detenuti. Tra queste spicca la nuova lavorazione del forno, che oltre a fornire un’opportunità di lavoro e di reinserimento nella società, permette ai reclusi di apprendere e praticare una nuova competenza in ambito gastronomico, dal pane ai dolci, dalle ciambelle ai tramezzini.

Ma non è tutto: la casa di reclusione ha inaugurato anche il suo primo “prison bistrot”, un piccolo ristorante gestito dagli stessi detenuti e aperto al pubblico esterno. Questa iniziativa ha visto la luce grazie alla collaborazione tra la Casa di reclusione santangiolese e il Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, rappresentato da Assunta Borzacchiello.

L’open day è servito anche a far conoscere ai visitatori le attività lavorative a cui concorre la maggior parte dei detenuti reclusi nella struttura carceraria. Oltre che alla lavorazione del forno e alla gestione del bistrot carcerario, i detenuti operano nella tipografia che stampa tutto il materiale cartaceo per il Ministero di Giustizia (nasce a Sant’Angelo dei Lombardi l’elegante calendario annuale del Corpo della Polizia Penitenziaria).

Tra le attività lavorative avviate da imprese e cooperative del territorio a seguito di specifici avvisi di selezione (rilevante tra queste il contributo della Cooperativa Sociale il Germoglio, affidataria di gran parte delle suddette attività lavorative) ci sono l’officina meccanica e la carrozzeria, la sartoria e la lavanderia; i detenuti, inoltre, si dedicano pure al Tenimento agricolo con Fattoria Sociale destinata alla produzione di vino, alla cura degli spazi verdi e alla pulizia della struttura.

Tutte queste attività hanno lo scopo di fornire ai detenuti una formazione professionale facilmente spendibile una volta che avranno scontato la loro pena. In questo modo, la casa di reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi cerca di ridurre il tasso di recidiva e di favorire il reinserimento sociale dei detenuti.

L’open day ha rappresentato anche un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della rieducazione dei detenuti e sulle opportunità che possono essere offerte loro. Molti visitatori, tra questi tanti rappresentanti delle associazioni di categoria (Confindustria, Confartigianato, Coldiretti, ecc.) e diversi imprenditori privati, si sono dimostrati interessati alle attività svolte dai detenuti e hanno apprezzato l’iniziativa del prison bistrot, che ha permesso loro di gustare piatti cucinati dagli stessi con il supporto dell’istituto alberghiero che ha alcune classi nel carcere altirpino.

L’open day si è svolto nella massima tranquillità e partecipazione, grazie anche al programma di sorveglianza messo in essere con grande discrezione e competenza dal comandante della Polizia penitenziaria, Giovanni Salvati, e dal suo vice, Maria Rosaria Iannaccone.

Ecco delle istantanee dell’iniziativa: