Osservatorio “Salute Diritto Universale”: Spi Cgil e Federconsumatori presentano il progetto

Diversi i temi affrontati nella conferenza stampa che si è tenuta con lo SPI Cgil e FederConsumatori presso la sede di Viale Italia per la presentazione del progetto

0
348
Territorio, socio-sanitario, sanità, comprendere cosa c’è da migliorare. Questi i temi affrontati nella conferenza stampa che si è tenuta con lo SPI Cgil e FederConsumatori presso la sede di Viale Italia per la presentazione del progetto sul costituendo Osservatorio “Salute Diritto Universale”.
Presente all’evento anche Licia Morsa, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil di Avellino, che spiega: “Il Progetto della funzione pubblica nasce dopo aver osservato all’interno della nostra categoria quello che accade nella provincia di Avellino.
L’ Osservatorio dal titolo “salute diritto universale” serve a questo, parliamo del cittadino nel suo complesso di esigenze quindi, prima di arrivare al paziente, a noi interessa anche il cittadino. L’osservatorio parte da dati già acquisiti dalla categoria, ovviamente avendo lavorato intensamente anche a causa della pandemia estentendolo alle strutture che abbiamo all’interno della Cgil che partecipano all’Osservatorio in fase di costituzione, la categoria dello Spi (pensionati) con  FederConsumatori“.
Pensiamo – continua Morsa – di estenderlo alle associazioni e soprattutto ai piani di zona, i socio-assistenziali. Questo per registrare criticità, dove abbiamo messo a disposizione un numero di telefono per avere un contatto diretto. La nostra idea non è solo quella di osservare le criticità ma anche eventualmente le eccellenze che potrebbero anche esserci, ma noi non le abbiamo ancora registrate“.
Sulle assunzioni che l’Asl ha attuato da agosto a oggi, Morsa commenta così: “Sicuramente è una prima risposta, ma non mi fermerei sul numerico ma anche sulle esigenze dei servizi, parliamo anche del Pnrr, per esempio dei progetti in previsione che l’Asl non ha inteso condividere con le organizzazioni sindacali. Proviamo a capire se si tratta solo di contenitori vuoti oppure proviamo a farli funzionare per cui il fabbisogno di personale deve essere calato proprio sui servizi.
Capire quali sono le vere esigenze, ben vengano quei numeri, sappiamo e sicuramente abbiamo anche in qualche modo monitorato i nuovi ingressi. Chiediamo al direttore generale di proseguire su questa linea anche per quanto riguarda tutto il personale precario che ha lavorato durante il covid e che la legge gli riconosca la possibilità della stabilizzazione“.
Mentre sull’autonomia differenziata, che potrebbe avere ripercussioni sulla sanità campana e irpina: “Questa è una nostra grande preoccupazione, anche per questo con l’osservatorio proviamo a dare un contributo affinché la sanità e il socio economico possa funzionare un po’ meglio. Proviamo ad organizzarci, perché il sentore che abbiamo noi, già da ora, è che i servizi non stiano funzionando, con l’autonomia differenziata ovviamente la nostra provincia potrebbe pagare moltissimo in termini socio-economici“.