Pablo di Neanderthal, l’arte e l’evoluzione dell’uomo secondo Matarazzo ed Echaurren. Ribalta a Firenze

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Approda il 5 marzo al Firenze ArcheoFilm 2023-Festival Internazionale del Cinema di Archeologia Arte Ambiente “Pablo di Neanderthal” diretto dal regista avellinese Antonello Matarazzo, scritto insieme a Bruno Di Marino e Pablo Echaurren, “Cosa sarebbe successo – si chiede Antonello Matarazzo – se l’uomo di Neanderthal fosse prevalso sull’Homo Sapiens? Come si sarebbe sviluppata la nostra specie Che relazione c’è tra l’arte e l’evoluzionismo? E perché mai l’evoluzione si comporta come un bricoleur? E infine: cosa c’entra in tutto questo Marcel Duchamp?”. A prendere forma una riflessione in forma di caleidoscopio sul nostro passato, sul nostro presente e sul nostro futuro. ll documentario, riflette sulla nascita della forma artistica con l’emergere del pensiero simbolico riconducibile già al paleolitico medio, tra i 200000 e 40000 anni fa, tempo in cui visse l’uomo di Neanderthal, che convisse nell’ultimo periodo della sua esistenza con l’Homo sapiens, prima di estinguersi e lasciare spazio a quest’ultimo. Pablo Echaurren, pittore e fumettista, accompagnato dallo studioso di cinema e media Bruno Di Marino, guida lo spettatore all’interno di questo viaggio preistorico attraversando luoghi legati ad un passato più prossimo, come il cimitero del Verano, e luoghi in cui sono stati rinvenuti resti di un tempo primordiale, come la valle dell’Aniene. Per dimostrare che Neanderthal non è stato un predecessore di Homo Sapiens: forse, suggerisce Echaurren, c’era spazio per una diversa traiettoria esistenziale. Per Matarazzo è la conferma della capacità di fare dell’arte strumento per indagare sull’uomo. Già in passato si era confrontato con alcune figure dell’arte e del design, dall’architetto Riccardo Dalisi in Latta e cafè al duo Perino&Vele in Video su carta.