Da qualche anno è il parroco della basilica papale di San Pietro in Vaticano: nato a Pagani, cresciuto a Nocera Inferiore, per lui si è mobilitata, tempo fa, la comunità di Montella, perché non fosse trasferito dal convento di San Francesco a Folloni, dove è stato per molti anni. Oggi, nonostante i contatti non siano mai stati interrotti, si è rianimato l’immutato sentimento di affetto, in occasione dei suoi 56 anni. «Sono davvero fortunato. Oggi avevo amici intorno, una torta e una candelina da spegnere: un po’ esile per rappresentarne 56 ma – come si dice – “abbasta il penziero” »: così padre Agnello, che si rivolge ai suoi tanti amici e alla “sua Montella”: «Un caro e bellissimo pensiero di cui sono grato a tutti voi. Soprattutto a mia mamma e a quanti mi hanno fatto sentire il calore della loro vicinanza, della preghiera e dell’affetto nel giorno del mio compleanno. Un abbraccio, vi benedico! Agnus».
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