Palazzo Caracciolo, tavolo di confronto istituzionale sui temi della scuola e dell’istruzione in Irpinia

0
1367

AVELLINO – La Sala Grasso di Palazzo Caracciolo ha ospitato il Tavolo di confronto Istituzionale sui temi della scuola e dell’istruzione in Irpinia. Presenti le forze sociali e i sindacati, oltre che i soggetti istituzionali interessati, tra cui il sindaco di Avellino Gianluca Festa, la dottoressa Rosa Grano, dirigente Ufficio Scolastico di Avellino, e il Sottosegretario al MIUR Peppe De Cristofaro, dirigente di Sinistra Italiana. Temi caldi della discussione quelli dell’edilizia, del precariato e del dimensionamento. La scuola è un argomento importante e centrale «architrave della Repubblica e della democrazia, perno dello sviluppo della persona umana alla quale tutte le persone, nessuna esclusa, devono poter accedere» sottolinea Michela Zaccardi. Il dirigente dell’Ufficio Scolastico di Avellino insiste sul tema del dimensionamento, sottolineando l’incompatibilità e la sterilità di quelle norme che prevedono l’accorpamento, non considerando il contesto geografico e sociale. «Gli accorpamenti rendono ancora più difficoltosa la gestione scolastica, tra distanza eorganizzazione scolastica insufficiente. È evidente che bisogna porre fine ai ciechi parametri dell’organico funzionale» commenta la dottoressa Grano, auspicando ad un “nuovo umanesimo”. Dello stesso punto di vista,sui problemi morfologici e del dimensionamento, il sindaco di Montoro Girolamo Giaquinto che dichiara: «L’organizzazione dell’offerta scolastica non può essere definita unicamente da un freddo criterio numerico. Una norma avulsa dal contesto non può né bastare né essere funzionale ad un Istituto scolastico nel suo funzionamento. La gestione erronea e inefficiente delle nostre scuole è una causa concorrente al fenomeno dello spopolamento». «Dunque – conclude Giaquinto – esistono due grandi emergenze su cui puntare: l’aumento della qualità del servizio;e non perdere alcun presidio culturale che, insieme alla diminuzione di tutti i presidi pubblici, comporta un effetto irreversibile e drammatico». Più ottimista l’intervento del sindaco di Avellino Gianluca Festa che pone l’attenzione sulla questione universitaria e di alta formazione, immaginando l’Irpinia come la “Bocconi del Sud”. «Un nuovo centro universitario,in dialogocon il pubblico e il privato, per i migliori cervelli d’Italia. Vorrei vedere – continua il sindaco di Avellino – non più i nostri ragazzi che si trasferiscono al Nord, ma i giovani del Nord venire qui a specializzarsi, con la certezza di essere formati e occupati». Ferreo e sentito l’intervento del Segretario generale della FLC Cgil, Erika Picariello, che solleva e analizza nel dettaglio le problematiche territoriali riguardo le questioni del dimensionamento, dell’edilizia scolastica e della questione degli organici. «Problemi verso i quali non può esserci legalità se non c’è trasparenza» lamenta il segretario, riferendosi alle difficoltà rivenute nel reperimento dei documenti dell’edilizia. Infine, il Sottosegretario De Cristofaro ribadisce lo scopo della sua presenza, ossia «non promettere e propinare soluzioni, ma ascoltare attentamente le esigenze e le problematiche della zona al fine di prenderne coscienza e poter lavorare al meglio in tale direzione. Il governo – continua il Sottosegretario – ha due elementi a sfavore:il poco tempo a disposizione e una componente eterogena. Tuttavia, esiste il dovere e la necessità assoluta di ottenere risultati, e i grandi temi, come il lavoro, la scuola e la sanità, sono il banco di prova. L’inversione di tendenza rispetto ai governi passati stanella propensione alla discussione con gli organismi sindacali e lo studio attento dei dossier, al fine di comprendere e ovviare le criticità che si presentano nelle zone interne,come la realtà irpina. Nelle scelte politiche degli ultimi venti anniè stato dato un ruolo marginale alle risorse, dal salario alla ricerca. Già correggere gli aspetti sbagliati dell’aziendalizzazione e occuparsi del tema delle risorse è il primo tentativo in controtendenza col passato per una strada nuova da battere». Una visione a trecentosessanta gradi quella del Sottosegretario, che non sottovaluta la grave crisi economica, sociale dovuta anche dallo spopolamento, anche intellettuale, del Mezzogiorno. «Lo spostamento di un milione di persone dal Meridione è un dato che interessa al Ministero dell’Istruzione» afferma «insieme a quello della diminuzionedella natalità infantile, ci fa capire che bisogna cambiare approccio nei confronti della migrazione; fenomeno da valutare non più sotto la lente della solidarietà, ma con caratteristiche strutturali. Sono sicuro che con il nuovo metodo di dialogo e di approccio discorsivo e collaborativo, sarà possibile affrontare tutte queste criticità, guardando insieme ai problemi locali e generali. Ad esempio, mi piacerebbe affrontare l’esigenza dell’edilizia in maniera non cieca, ma guardando al futuro: all’ambiente e al fotovoltaico».