Pasquetta più forte del maltempo, agriturismi: bene le presenze, prezzi rimasti invariati

"Già da un anno siamo tornati ai livelli pre Covid ma il sole avrebbe evitato qualche disdetta"

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E’ stata una Pasquetta più forte del maltempo con gli agriturismi presi d’assalto. Il freddo e le nuvole hanno influito sugli spostamenti, facendo desidetere qualche indeciso ma in tanti non si sono lasciati scoraggiare. La conferma arriva dal ristorante Lo Spiedo al Laceno: “Abbiamo il tutto esaurito da più di una settimana, ma non avendo potuto sfruttare gli spazi all’esterno non abbiamo potuto accontentare tante richieste. E’ stata alla stregua di una domenica di lavoro. Il Laceno era affollato di famiglie, coppie e tanti giovani ma questo tempaccio ci ha impedito di lavorare come avremmo voluto. Penso ai parchi con giochi per i bambini o alle aree per noleggiare i quad che hanno risentito più degli altri esercizi. Inoltre, capitava spesso con le belle giornate di poter accontentare molti clienti rimasti fuori il martedì. Ma immaginiamo non sarà così questa volta. Quanto alla stagione sul Laceno, è stata abbastanza positiva, la neve non si è fatta desiderare con un buon afflusso di turisti. Nessun ritocco ai prezzi, abbiamo scelto, dato il momento di crisi, di mantenere inalterati i prezzi.

Sulla stessa linea dal Boschetto di Serino “Il tempo non ci ha aiutato, avevamo da settimane il tutto esaurito ma oggi abbiamo ricevuto diverse disdette causa freddo e febbre anche se stiamo tornando gradualmente ai livelli pre Covid.  Il paradosso è che abbiamo lavorato più nel giorno di Pasqua che a Pasquetta. Certo il bilancio è positivo rispetto allo scorso anno, in cui ancora si faceva sentire l’effetto dell’emergenza pandemica. Abbiamo puntato sui piatti della tradizione con un leggerissimo aumento dei prezzi”.

Pienone anche alla Fontana Madonna di Ariano “Abbiamo dovuto rifiutare centinaia di prenotazioni. Malgrado il maltempo, la gente non ha rinunciato alla tradizione, coppie, famiglie, giovani, comitive di amici, provenienti dall’Irpinia, dalla Puglia e dal napoletano. C’è da dire che già da un anno l’effetto Covid non si fa sentire nel settore della ristorazione, la gente ha voglia di uscire, di stare insieme, la crisi c’è ma certo non possiamo fra gravare sulle tasche del cliente i costi aziendali. Abbiamo scelto di mantenere i prezzi inalterati”

Tutto esaurito anche al ristorante La Locandiera di Canale di Serino come spiega Laura Rocco “Si è registrato il pienone. Bene anche al parco Cerrus con persone in fila dalle 6 di mattina, malgrado il freddo. Non possiamo che essere soddisfatti”

Buono il riscontro anche nelle aree attrezzate del Terminio, del Laceno e della Valle del Dragone, resistono anche le mete del turismo religioso, dall’abbazia del Goleto a Montevergine e culturale con il parco archeologico di Avella