Pd, nuove tensioni. Il Comitato irpino a sostegno di Schlein: congresso stravolto

"Avevamo immaginato tante iniziative di confronto fra le mozioni e invece ci siamo ritrovati soli, anzi in pochi, perché in troppi erano intenti a manovrare il tesseramento per ridefinire mappe del proprio potere condominiale"

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La nota del Comitato Irpino “Per Parte da noi – Irpinia” a sostegno di Elly Schleinper il Congresso costituente del Partito Democratico 2023, dopo le ultime vicende tessere del Partito Democratico:

“Avevamo immaginato un congresso costituente del Partito Democratico, libero dai soliti “schemi balordi”. Invece in Irpinia, ma in modo diffuso in molte aree della Regione Campania, tutto è stato stravolto dai soliti “utili idioti”, i quali pur di consolidare presunte rendite di posizione, hanno ben pensato di umiliare una comunità politica fatta per lo più da persone limpide, semplici e perbene e non solo manovrate e silenti.

Avevamo immaginato che con la presenza in Campania di una figura importante e di grande profilo umano, come il nostro portavoce Sen. Sandro Ruotolo, si mettesse fine alle solite diatribe interne e ai soliti riposizionamenti di potere per il potere.

Avevamo immaginato tante iniziative di confronto fra le mozioni e invece ci siamo ritrovati soli, anzi in pochi, perché in troppi erano intenti a manovrare il tesseramento per ridefinire mappe del proprio potere condominiale.

Abbiamo per l’ennesima volta creduto al “sogno” di un nuovo Partito Democratico, in particolar modo stavolta eravamo spinti da una grande mobilitazione che dal basso sta cercando di stravolgere tutti i pronostici.

Abbiamo sempre creduto nella politica del confronto e lo abbiamo dimostrato nelle varie iniziative che abbiamo svolto e che continueremo a svolgere in Irpinia.

Osserviamo con grande attenzione la campagna congressuale che sta facendo la nostra candidata, auspichiamo nella vittoria di Elly Schlein, crediamo nella mobilitazione di quanti, anche dall’esterno del partito, vedono con favore una svolta vera per il Partito Democratico e per la sinistra italiana ma non nella solita cavalcata dei soliti su onde autoreferenziali.

Una mobilitazione incredibile da Nord al Sud, alle Isole fino all’estero. Chi segue sui social e sui giornali, resta incredibilmente colpito dalla grande partecipazione e dal grande entusiasmo che si sta generando intorno ad Elly e a tutto il nostro gruppo.

“Parte da Noi”, é nata non è solo una mozione congressuale, ma rappresenta un nuovo modo di fare politica e comunità. Questa la grande sfida che abbiamo di fronte e siamo certi non mancheremo l’obiettivo.

Poi però, c’è la dura realtà del Sud, della Campania e dell’Irpinia, dove purtroppo ci sono tante opacità ma per fortuna anche tante eccellenze, tanto entusiasmo e tanta voglia di fare.
Ecco, noi cerchiamo queste ultime qualità, perché sono le più necessarie in questa fase storica, sono quelle che ti rendono credibile all’opinione pubblica.

Sei ciò che fai, non ciò che dici.” Per cui ci sono questioni politiche ed anche organizzative, che a nostro giudizio vanno ben gestite e sono giorni che solleviamo questioni serie e dirimenti. Per essere credibili nel mondo che ci circonda, dobbiamo in primis essere capaci di evitare qualsiasi opacità. In questi giorni abbiamo chiesto trasparenza su tutte le fasi del congresso, ad oggi ci ritroviamo a soli due giorni dalle convenzioni di circolo con nessuno risposta alle nostre comunicaizoni ufficiali, numerosi ricorsi aperti e nessuna volontà di risolverli. Centinaia di tessere fatte in modo anomalo e sui territori capibastone locali e non, che hanno provveduto a fare il tesseramento senza alcuna nomina legittima.

Risulta, anche, che in troppi elenchi anagrafici inviati, sensa senso di resposabilità, ai circoli ci sono tessere ancora in attesa di validazione dalla piattaforma nazionale. Si stanno verificando rallentamenti nel processo di definizione delle tessere a causa delle moltissime richieste avute e nessuno ha pensato di prorogare di una settimana il voto nei circoli territoriali.

Nuovi iscritti che non sanno dove e quando votare. Sembra che tutto si debba fare il prima possibile, senza un confronto fra le mozioni, senza un dibattito politico e soprattutto pubblico.

Dovremmo votare secondo un calendario non comunicato e non comunicabile che poteva essere prodotto con largo anticipo e non due giorni prima della scadenza.

Siamo colpiti, ma anche abituati, da tale colpevole superficialità e riteniamo che si sia ancora in tempo per sospendere il tutto e definire al meglio il voto degli iscritti.

Se i ricorsi presentati e dribblati andranno avanti il voto sarà falsato, per cui è il caso di fermarsi, questo potrebbe aiutare il Partito Democratico ad essere meglio organizzato e soprattutto più credibile, in previsione delle primarie del 26 febbraio, aperte a tutt”i.

Per il Comitato  Fabio Galetta e Mario Pagliaro