Pista ciclabile, anche le sardine attaccano Festa

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Negli ultimi giorni ha destato grande scalpore “l’opera” in corso presso Viale Italia. Non c’è bisogno di visitare Rotterdam per capire che quella in corso di realizzazione non è una pista ciclabile ma uno scempio urbanistico. Dopo aver partecipato al sit-in di protesta #asfaltateanchenoi, noi Sardine d’Irpinia rinnoviamo la volontà di schierarci al fianco dei cittadini, manifestando a gran voce il nostro dissenso rispetto ad un progetto fine a se stesso, che non nasce dal confronto con la cittadinanza e le associazioni locali e che, proprio in virtù di questa sua autoreferenzialità, mostra evidenti criticità.

In primis, la realizzazione di una corsia ciclabile su un marciapiede pedonale, non prevista dal Decreto Ministeriale N. 557 del 30/11/1999. In secondo luogo, la pavimentazione: una colata di comune asfalto per strade su cui circolano le automobili non può essere considerata a norma, poiché assolutamente pericolosa per l’incolumità degli utenti, essendo, tra l’altro, sconnessa e non livellata.

Inoltre, la sezione in larghezza della pista è la minima prevista dalla legge, il che la rende percorribile in un solo senso di marcia, aumentando la pericolosità nei tratti in cui il percorso si restringe o devia, avvicinandosi al cordolo delle aiuole, intercettando dislivelli causati dalla presenza di tombini, o, in alcuni punti, addirittura costeggiando i tronchi dei pochi platani superstiti lungo il viale. L’amministrazione Festa, che aveva fatto della riqualificazione e della riconversione green del capoluogo il suo obiettivo principale, rischia di lasciar soffocare sotto un manto di catrame i pochi grandi alberi rimasti in città. Sono state ulteriormente sollevate le questioni dell’attraversamento dei flussi pedonali trasversali e la questione dell’occupazione delle rampe di salita e discesa per persone con disabilità. Insomma, questi lavori sono stati uno spreco di denaro pubblico che graverà, inevitabilmente, nelle tasche dei cittadini.

Il Sindaco, dopo il suo consueto show in diretta Facebook, non sembra disposto ad assumersi la responsabilità del fallimento di un progetto che porta la firma della sua amministrazione, ostinandosi a negare l’evidenza e millantando sfrontatamente la sua totale estraneità alla vicenda. Ancora una volta, Gianluca Festa se ne lava le mani, continuando a mentire spudoratamente ai suoi concittadini pur di apparire senza macchia. La domanda che ci poniamo è la seguente: il sindaco dov’era quando è stato approvato l’agghiacciante atto esecutivo? Possibile che preferisca passare per uno stralunato che non era a conoscenza dei lavori in atto nella sua città piuttosto che chiedere scusa alla città intera?

6000 sardine d’Irpinia