Pizza contro la nuova allenza anti-PD: “Prima si sono attaccati, oggi stanno insieme”

0
751

«Unire i propri destini, in un gesto suicida e disperato come quello di un’alleanza che trovi come unico collante l’azione distruttiva nei miei confronti: ecco svelata la strategia dei mediocri. La vicenda per certi versi mi preoccupa perché tutti i gesti disperati non vanno sottovalutati e per altri versi mi fa sorridere perché insieme si mettono persone che sono state messe fuori dalla porta e ora provano a rientrare nella partita delle elezioni per la finestra. Qualcuno per assicurarsi qualche poltroncina oppure per incassare una seconda occasione. Se ne sono dette di tutti i colori e oggi trovano il coraggio di stare insieme. Questa è proprio la strategia dei mediocri». Queste le parole di Nello Pizza, candidato sindaco di Avellino, in reazione alla conferenza tenutasi ieri mattina, dove si è creato un asse anti-PD fra Cipriano, Morano e Preziosi.

«Per un mese di campagna elettorale – aggiunge Pizza – Ciampi mi ha accusato di essere a capo di “un’accozzaglia sporca e selvaggia”, così come l’ha definita, e ora accetta di mettersi alla guida di ammucchiata, questa sì che può essere definita tale, che nasce solo per ragioni di convenienza e senza che lo stesso Ciampi ne dia una spiegazione valida. Per il M5S è da ipocriti aver condotto tutta la campagna elettorale a contrastare i vecchi arnesi del sistema, quelli che hanno lasciato buchi nelle partecipate, per poi accettarne oggi il sostegno. Questo sarebbe il rinnovamento che vanno sbandierando?». «Infine – così conclude Nello Pizza – la questione governabilità. Dice una bugia e allo stesso tempo è in malafede chi sostiene che senza maggioranza si possa governare. E’ il tentativo di mandare in confusione gli elettori, omettendo un dettaglio non secondario: se Ciampi dovesse vincere, e non vincerà, contro avrebbe «Un’alleanza che trovi come unico collante l’azione distruttiva nei miei confronti» Politica un’opposizione composta da diciannove consiglieri, tutti gli eletti nelle fila del centrosinistra, con l’aggiunta di Nadia Arace che non si è prestata a questa operazione. Nemmeno approvando tutti i provvedimenti in seconda convocazione ce la potrebbero fare. A meno che non si aprano trattative su ogni atto, una specie di mercato delle vacche. Non credo nemmeno che si possa escludere l’ipotesi che tra i finti liberatori di Avellino ci possa essere qualcuno che stia tramando perché dopo l’improbabile vittoria di Ciampi, considerato il caos dell’ingovernabilità, si possa tornare immediatamente alle urne ». «Insomma – conclude Pizza – tutta la casistica delle opzioni legate alla malaugurata vittoria dei Cinque Stelle va in direzione contraria a ciò di cui Avellino ha bisogno. Perché Avellino oggi chiede normalità, stabilità, affidabilità. La città non ha bisogno di trame di palazzo, primedonne, mediocri o frustrati in cerca di gloria. E’ per questo che il 24 giugno sarò io il sindaco di Avellino».