Politica e bisogni del territorio

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I recenti disastri collegati ad eventi climatici straordinari, fuori da ogni cadenza temporale tradizionale, ripropongono, ancora una volta, drammaticamente la salvaguardia dell’ambient Si tratta di una urgenza da tutti proclamata, con sforzi diagnostici di tutto rispetto, con il limite, però, che rimangono tali, senza riscontri terapeutici efficaci per evitare disastri che comportano danni incalcolabili a persone e cose senza tutela. Nemmeno l’attivismo di una campagna elettorale dagli esiti incerti riesce a focalizzare l’attenzione dei candidati per un problema urgente, forse ancora non sufficientemente avvertito, nonostante gli eventi impressionanti che hanno colpito ultimamente la nostra provincia e la nostra regione. Recentemente, però, si sta diffondendo la tendenza a riconoscere che uno stile di vita sostenibile è possibile per la salvaguardia del nostro Pianeta. Questo lodevole sforzo, compiuto dalle nuove generazioni, avviene attraverso You Tube e Instagram. Esempio tipico di questo sforzo è quello compiuto dall’esploratore e divulgatore valtellinese Alex Bellini che, attraverso uno dei post realizzati durante l’impresa” 10 Rivers , 1 Ocean” ha divulgato i risultati della  sua navigazione  sui fiumi invasi dalla plastica, come il Gange e il Fiume delle Perle in Cina, fino  all’isola degli scarti nell’Oceano Pacifico. Particolare attenzione di Alex Bellini è quella rivolta all’alimentazione, con l’intento di mangiare sano senza spremere eccessivamente l’ambiente, L’Italia sta facendo la sua parte significativa sui social e la studentessa in biologia Federca Gasbarro, scelta direttamente  dall’Onu , insieme a Greta Thumberg, ha rappresentato il nostro paese ed ha, alla fine del 2021,promosso l’incontro milanese della “Youth for climate” per comunicare il disagio dei giovani a scendere in piazza.”  La piazza è necessaria- sostiene Gasbarro-   ma serve anche un altro fronte: quello che porta a spendere le competenze dialogando anche sui social e copiando i modelli che funzionano. Altrimenti, anche noi, come i politici, facciamo bla bla bla”. Il richiamo alla inefficienza dei politici  sta trovando puntuale riscontro nei  primi annunci programmatici delle prossime elezioni politiche. Sono sotto gli occhi di tutti  le roboanti   e demagogiche affermazioni dei più importanti esponenti politici per accorgersi che costoro non hanno nessun interesse  a leggere le urgente climatiche e i pericoli dei loro stessi territori, dimenticati e solo irrazionalmente sfruttati, senza una normale e razionale manutenzione. Sarebbe più esatto non parlare solo di disinteresse, ma di evidente incapacità di leggere i bisogni delle persone e del territorio: cos’altro resta da fare ai politici nel loro impegno pubblico se togliamo i bisogni delle persone e dei territori? Fuori  da questi due fondamentali destinatari resta il nulla, anzi resta l’interesse personale e di gruppi organizzati e il  fine nobile della politica  come servizio per il bene comune  viene  odiosamente tradito.

di Gerardo Salvatore