Polo logistico, Piantedosi rassicura: il Governo è al lavoro per i fondi

In una intervista rilasciata al quotidiano" Il Mattino", il ministro sembra porre fine ai tanti dubbi sul futuro dell'opera

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Valle Ufita. Il polo logistico che verrà registra l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Che, in una intervista rilasciata al quotidiano” Il Mattino”, in un certo senso mette fine ai dubbi sui lavori di questa importante infrastruttura. Il ministro, originario di Avellino, infatti rassicura tutti sul fatto che si farà.

Perché “non posso immaginare assolutamente-dice- che il territorio possa essere privato di una occasione di sviluppo infrastrutturale così importante”. Mentre il governo Meloni è “al lavoro” per fare in modo da evitare che, i fondi necessari alla realizzazione dell’opera,” vadano persi “.

Un rischio che, secondo il ministro dell’Interno, non si può correre. Si è anche soffermato sulle “difficoltà in fase di progettazione”, e ‘sull’ aumento dei costi delle materie prime”. Un progetto che, a seguito dell’ ultima riunione di palazzo Santa Lucia, in Regione Campania,  Rete Ferroviaria Italiana ha ripreso in mano. Dopo che, per poco più di un anno, era stata a guardare. A Napoli, invece, ha stabilito, in Commissione Infrastrutture,  che attraverso Italfer in sei mesi consegnerà lo studio di fattibilità.  Intanto, ancora Piantedosi conferma” l’impegno del governo ” e” la grande determinazione” dell’onorevole Gianfranco Rotondi per arrivare alla soluzione.

Il ministro dell’Interno potrebbe venire, tra non molto tardi, proprio nel capoluogo irpino, dove si sta organizzando una riunione, in Prefettura, dove incontrerà le istituzioni coinvolte e, naturalmente, Rfi. Ad una domanda su ponte S. Valentino, lo stazionamento sannita, che sembra essere in competizione con il polo logistico di valle Ufita,  Matteo Piantedosi risponde che” non lo sono in alcun modo. Lo sviluppo economico e infrastrutturale dei territori richiedono una strategia complessiva che valorizzi i diversi interventibin una logica di integrazione”. Ed è” in questa direzione che bisogna agire”.

Giancarlo Vitale