Polo logistico Valle Ufita, Rotondi a Sturno: strada sempre più in salita. L’amarezza del sindaco Spera

Nulla di fatto dal confronto. Il primo cittadino di Grottaminarda: avevamo creduto in una politica nuova. Ora facciamo quadrato. L'unica speranza resta Piantedosi

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Valle Ufita – Non ha avuto un esito positivo la riunione di ieri sera convocata, a Sturno, dal consigliere provinciale Franco Di Cecilia, che aveva invitato sindaci del comprensorio e sindacati per fare il punto della situazione sul polo logistico. Alla presenza anche del deputato irpino Gianfranco Rotondi di Fdi. Il quale ha concluso l’incontro sostenendo l’idea di lavorare su più ipotesi. E che la strada da percorrere sarebbe sempre più in salita. Lasciando, chi più e chi meno, sconcertate le fasce tricolori che, invece, si aspettavano” notizie più rassicuranti”.
“Grande  sconforto” queste le parole del primo cittadino di Grottaminarda,  Marcantonio Spera, consegnate ad un comunicato stampa. Dalla quasi certezza, difesa con orgoglio da sindaci e parti sociali, per questa importante infrastruttura di sostegno dell’Alta Capacità Napoli-Bari, alla “delusione”, il passo è breve. Quindi Spera ha rotto gli indugi e scrive ai suoi concittadini. “E a quanti hanno creduto  che la meta fosse vicina e che gli sforzi comuni e la coesione territoriale finalmente avessero centrato l’obiettivo, pongo la seria domanda: sta per finire il sogno o possiamo ancora sperare”?. Il sindaco ufitano, intanto,  prosegue:” La riunione di ieri sera presso la sala consiliare di Sturno, che ha accolto tanti Sindaci, politici e per quasi due ore ha ascoltato gli interventi, accalorati, per lo più sinceri e sofferti, di molti di noi. Mai fuori le righe o rivendicatori o accusatori, ma carichi di aspettative di dolci sorprese da parte dell’acclamato politico di lungo corso in predicato di salvare la patria”.
 Spera e gli altri sindaci dovranno sperare “in un piano b, in un piano c e puntare anche ad un piano  per la legge della santa speranza cugina della divina Provvidenza”. Una soluzione, comunque, possibile ci sarebbe. Continua Marcantonio Spera:” Rotondi ci ha suggerito che  possiamo andare “a bussare con i piedi” da Salvini, persona seria ed affidabile per noi meridionali, che potrebbe soccorrerci con qualche piano D. Incredibile ma vero”. Tra interventi “composti, educati, a volte pretenziosi e tracotanti” anche il sindaco di Ariano Irpino,  Enrico Franza,  ha assistito impotente mentre “eravamo in riverente attesa di un confermato regalo che, però, non è arrivato”. Continua Spera: ” ‘Se forse’, ha tuonato con la sua voce imperiosa il segretario Simeone, per il quale spero in un ravvedimento operoso dopo l’ennesimo bocconcino amaro che ha dovuto ingurgitare nell’attesa di un lauto pasto che sta fiaccando lui e i suoi nuovi improbabili aspiranti compagni di battaglia”.
“Serata triste per me – sottolinea con rabbia la fascia tricolore-  che pure speranzoso avevo stretto la mano due volte all’Onorevole della Provvidenza della destra-centro che  ha invitato tutti, ed in particolare la gloriosa UIL e Confindustria, a invocare l’intercessione “salviniana” e della Lega tutta”. Non rimane che il ministro Piantedosi, per Spera,  per lottare contro l’Europa? “Saprà in pochi giorni intercedere con gli altri Ministri su RFI per progettare in due mesi e superare i ritardi, ancora senza paternità, o le volontà colpevoli di qualcuno  che stanno condannando le nostre Comunità?Sapremo noi Sindaci più interessati, rifare quadrato con un Sindacato un poco più incerto e con politici superficiali e distratti? Se ieri sera avessi immaginato per un attimo, preventivamente, le conclusioni prospettate mi sarei alzato, avrei ringraziato gli ospiti, come sempre sinceri e gentili, e sarei scappato”.
Ma non nasconde che aveva creduto”nel gesto salvifico, magnanimo, di una Politica nuova che velocemente si intestasse l’opera, necessaria ed indispensabile come chiunque afferma, con minor indugi e incertezze così come con qualche legittimo merito”. Quindi ringrazia “tutti i partecipanti, i nuovi arrivati accorsi con ottimismo, i padroni di casa, tutti coloro che non abbandoneranno il campo, perché ci sarà ancora da sudare per impedire lo scippo, la barbarie del tirare la corda, la strategia di dividere i territori. Spero di poter scuotere quanti stanno perdendo nuovamente la fiducia nelle istituzioni, e riportarli al tavolo delle trattative per far capire, a chi dovrà decidere del nostro futuro, che siamo uniti fieri e compatti per non farci abbattere”. Del resto, il sindaco di Grottaminarda aveva scritto, qualche giorno fa,” che tutti si affannano per aiutarci ma che le idee sono confuse e forse servirà un’azione divina per una paternità adottiva sofferta ma garantita dalla sofferenza stessa delle Comunità. Attenderemo ancora fiduciosi qualche giorno la mediazione del Ministro Piantedosi, il pronunciamento “salviniano” e la sentenza del Governo tutto e poi torneremo a recitare il nostro destino».
Giancarlo Vitale