Preziosi a Cuzzola: “Conti disastrati, l’opposizione fa il suo dovere”

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Avv. ha letto le dichiarazioni dell’assessore Cuzzola?

Sì, i controlli l’opposizione li ha sempre fatti, facendo anche proposte, rimaste inascoltate dall’amministrazione. Se poi l’opposizione vuole essere costruttiva e propositiva non deve dar conto a nessuno, niente meno a persone dalle fugaci apparizioni, e meno indicate a dire cosa deve fare la minoranza. Non so se l’assessore sa le cose, ma, siccome è uno che dice di sapere, gli è sfuggito che la minoranza per fare i controlli da lui enunciati sulla attività amministrativa, che ancora ad oggi ci sono preclusi dalla maggioranza, ma previsti per legge, ha dovuto far intervenire il Prefetto.

Come opposizione vi sentite offesi?

Io non ho titolo per parlare in nome di tutta l’opposizione, ma parlo per il mio ruolo e le posso assicurare che non mi sento assolutamente offeso, anzi onorato. L’assessore Cuzzola probabilmente dimentica o fa finta di non sapere che i conti del Comune di Avellino, su impulso dell’opposizione, hanno costituito oggetto di gravissimi rilievi dall’ufficio ispettivo del MEF e dalla Procura della Repubblica, con ipotesi di fatti penalmente rilevanti oggetto di un procedimento penale in corso. Quindi non so in base a cosa, l’assessore Cuzzola parla, come se fosse l’unico a capire qualcosa in materia di bilanci degli Enti Locali nonostante abbia conseguito una laurea in scienze politiche con un precedente diploma in ragioneria. Gli va dato atto della sua bravura e precocità. L’accusa era sul predissesto. Questo mi induce a tornare sui conti del Comune, ebbene allo stato attuale del predissesto, vorrei evidenziare, a chi probabilmente dimentica, o fa finta di dimenticare, che il Ministero dell’Interno ha sollevato più di qualche perplessità in merito all’iter seguito dal Comune, non solo, ma ha sollevato e richiesto una montagna di chiarimenti ad un piano che non ha fatto l’opposizione, e che di fatto ha costituito un unicum a livello nazionale. Per chi ha memoria corta o grosse competenze, vorrei ricordare che l’assessore, in più di una occasione, in Consiglio ci comunicava i tempi per l’erogazione dell’anticipazione, ma delle date pronunciate non se ne verificata una. Ora è probabile che la Corte, quando sarà investita, potrebbe dare parere positivo in base alla tendenza legislativa Nazionale di evitare il più possibile i ricorsi al dissesto. Questo orientamento sta alimentando il “business dei predissesti” e mi riferisco esclusivamente all’orientamento Nazionale e alle società di consulenza che danno pareri in tal senso e che spesso vengono salvate una volta dal decreto salva Roma o dal decreto salva Napoli, ma tutto ciò a fine anno finirà.

Allora perché l’assessore ha fatto quelle affermazioni?

A parte la caduta di stile, non riesco davvero a capire di cosa l’assessore Cuzzola si compiaccia, considerando che il piano di predissesto da lui predisposto ha ricevuto numerosi rilievi, da parte della Commissione del Ministero dell’interno, deputata ad effettuare l’istruttoria per la validazione successiva da parte della Corte dei Conti Non so se i consiglieri di maggioranza siano effettivamente consapevoli relativamente a ciò che è accaduto ai conti del Comune. Penso di no, perché leggo dichiarazioni di qualche consigliere manager, il quale afferma che la Corte dei Conti ha approvato il piano di riequilibrio; vorrei capire quando il piano è stato approvato e se sarà approvato, è soggetto a verifiche continue da parte della Giustizia Contabile, e spero che non siano “anestetizzati” dalle parole di qualcuno. Qualora non lo siano non mancherà, a breve, occasione per renderli edotti. Lei fu critico anche sull’analisi contabile fatta da una società di consulenza al Comune. A proposito di quella analisi un dubbio l’assessore Cuzzola potrebbe togliercelo: come mai, a pag 11 dell’analisi contabile fatta per il Comune di Avellino, sembra nel 2017, commissionata ad una società, ma presente agli atti del Comune, l’Amministratore Unico ( ometto il nome ) arriva a sostenere quanto segue in merito alla modalità di calcolo de FCDE (Fondo crediti di dubbia esigibilità) “che il Comune di Avellino ha sottostimato nel corso degli anni, come più volte evidenziato dal sottoscritto….” Ebbene nel novero di dette entrate – da sottoporre ad accantonamento a FCDE – PUO’ rientrare anche l’accertamento ordinario TARI, entrata che, originariamente, non è stata considerata tra quelle soggette a svalutazione attraverso l’accantonamento a FCDE.

Cosa ne pensa l’assessore del verbo “potere” utilizzato dalla società nel suindicato periodo?

Lo ritiene corretto, o anche in questo caso vi è stato un errore. Vedremo di approfondire specifiche e rilevanti questioni in occasione dei prossimi consigli comunali, affinché venga alla luce la reale situazione dei conti, scevri di errori per capire se siano o meno consapevoli. Sul punto, come ben fa notare Ettore Iorio (RILIEVI E CRITICITÀ NEI PIANI DI RIENTRO DEL PREDISSESTO), a proposito di quello di Messina, “percorrere e garantire nella pubblica amministrazione locale l’insediamento a regime della migliore cultura amministrativa, ovverosia….. l’impegno dei preposti, siano essi amministratori che dirigenti, a fare il meglio possibile nel quadro delle leggi e dei vincoli della politica economica”. Ebbene il meglio di se stessi in questi dieci anni sia gli amministratori che i dirigenti l’hanno dato, però a causa dello Spirito Santo oggi i conti dell’Ente sono allo sfascio. Per finire una domanda sul PdZ E’ una cosa sconcertante. La trasparenza tanto osannata merita spiegazioni. Ciò posto se è vera la tesi del Sindaco, che prima dice che non c’era il bilancio, (mi chiedo se all’atto della nomina del D.G. all’’ATO c’era il bilancio approvato), poi dice che la procedura è poco trasparente, vuol dire che chi ha prodotto ed approvato gli atti propedeutici, forse non legittimi o poco trasparenti come sostiene il Sindaco, è stato la cd triade, ossia il Commissario Prefetto Priolo e chi presiedeva la società, cioè la Commissaria Prefettizia Dott.ssa D’Agostino, unitamente alla commissione, di cui era Presidente il Segretario Generale del Comune di Avellino e altri segretari dei comuni dell’ambito nonché tra i componenti, l’ Ing Cicalese, entrambi oggi devono spiegare perché la procedura prima era legittima e adesso non lo è più, o addirittura è poco trasparente, nonché la Segretaria dell’Azienda consortile, la quale non è esente da responsabilità, se è vera la tesi di Festa. Infine va detto che non è compito del candidato valutare la legittimità degli atti. Laddove questi ricorre in Tribunale, il danno sui Comuni è notevole e diventa danno erariale a tutti gli effetti. Ma ancora più gravi sono le parole del Sindaco di Capriglia, le quali sembrano parole di verità. Deduco che una nuova società nel momento in cui si forma, deve costituire gli organi sociali se no non può andare avanti. Ma come già ho detto in altra intervista, il PdZ serve per aiutare gli ultimi, la povera gente e operare nel sociale, invece sembra, come sembra, diventare una sorta di lottizzazione e di spartizione del potere.