“Abbiamo salutato e ringraziato Durigon per il lavoro fatto in Campania e gli abbiamo fatto gli auguri per il nuovo incarico da vicesegretario federale di Salvini”. Salvatore Vecchia, sindaco di Cassano e segretario della Lega irpina parla dopo il coordinamento regionale che si è tenuto ieri a Napoli. E’ stato il primo incontro dopo la nomina del nuovo segretario regionale Giampiero Zinzi, consigliere regionale.
“Siamo certi che saprà fare sintesi all’interno del partito. Soprattutto, Zinzi è uomo del territorio: finalmente il leader della Lega della Campania è un campano, il partito rafforza ancora di più il suo radicamento”, commenta Vecchia. Che si sofferma anche sul lavoro di rilancio della Lega: “Dopo Pontida, cominceremo a lavorare per migliorare la comunicazione con gli elettori. Siamo convinti che sia necessario raggiungere in maniera più capillare e diretta i nostri elettori, c’è bisogno di spiegare bene le questioni che affrontiamo e le nostre proposte. La Lega è oggi un partito nazionale: il messaggio deve essere chiaro”.
La riorganizzazione del partito avviene in vista delle regionali. Il Carroccio non sembra voler restare a guardare mentre Forza Italia vorrebbe candidato alla Regione per il centrodestra il coordinatore regionale azzurro, l’europarlamentare Fulvio Martusciello, mentre Fratelli d’Italia punta sul vice ministro Edmondo Cirielli. “In Campania, – sottolinea Vecchia – la Lega ha una classe dirigente di qualità, non siamo secondi a nessuno: abbiamo deputati, senatori, sottosegretari e una forte presenza in consiglio regionale. Abbiamo tutte le carte in regola per avanzare una nostra proposta e un nostro nome. Come dice Salvini le regionali non sono i cento metri, ma una maratona: non è detto che chi parte prima e forte debba vincere”, ragiona il sindaco di Cassano.
Del resto, Forza Italia guida al Sud già quattro regioni: Sicilia, Calabria, Basilicata, Molise, e a Fratelli d’Italia potrebbe andare la Puglia. In Campania ci potrebbe essere allora un candidato che è vicino alla Lega ma anche a Fratelli d’Italia, un papabile super partes, che accontenta tutti: e perché non il ministro degli Interni Matteo Piantedosi? Intanto si vota l’anno prossimo, anche se c’è chi dice che il voto potrebbe slittare a marzo 2026. Piantedosi ha già dichiarato di non essere disponibile, però Zinzi ha tutto il tempo che gli occorre per convincerlo.