Primo maggio in marcia, da Ariano alla stazione Hirpinia

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Valle Ufita.” Un luogo che può rappresentare l’occasione per la ripartenza dell’economia dell’intera provincia”. Altrimenti significherebbe “segnare definitivamente la dismissione da parte della politica”. È così che, i sindacati, presentano il I Maggio Irpino. Il Polo Logistico di valle Ufita diventa, quindi, in quell giornata “la strada per uscire definitivamente dall’isolamento e dall’ indifferenza istituzionale”. I segretari provinciali di Cgil, Franco Fiordellisi, Cisl Irpinia – Sannio, Federico Vecchione, e Uil, Luigi Simeone, annunciano la manifestazione pubblica, che è poi un corteo” pacifico”, di lunedi prossimo. In una lettera indirizzata ai sindaci, ai consiglieri comunali, alla Prefettura e alle forze dell’ordine, la”triplice” conferma che ci si troverà,  alle 9.30, all’hotel “Incontro” per muoversi, mezz’ora dopo, per arrivare al cantiere della stazione”Hirpinia”. Dove alle 11.30 si terrà il comizio di chiusura. Per i sindacati è necessario rompere” definitivamente ” l’isolamento  e “l’indifferenza istituzionale”. Che, secondo le segreterie sindacali,” benché celata, si esprime nei fatti”. Sarà importante che” tutte le comunità si identifichino con un luogo”: la valle dell’Ufita,  appunto. In quanto, continuano, dono ancora  “tutte da decifrare le ricadutesul territorio irpino del Pnrr e delle politiche dei governi”. Da Roma, dagli onorevoli della nostra circoscrizione, non giungono risposte precise in merito a questa questione. E non solo per quanto riguarda la piattaforma logistica. A proposito di quest’ultima “si rischia di restarne fuori” per le revisioni che si vogliono adottare, oltre che” per le distrazioni della Regione”. Nel caso, ad esempio, “della sanità, della infrastrutturazione territoriale delle reti”, ai sindacati “non è chiaro se siano state presentate ipotesi progettuali, visti che le aziende potenzialmente abilitate non possiedono più i requisiti per crisi e procedure concorsuali”. O come nel campo dell’ istruzione e dell’assistenza: per la prima, i segretari provinciali dei tre sindacati, evidenziano come” invece di provare ad invertire la tendenza, figlia della desertificazione demografica, si registrano dati ancora più penalizzanti generati dalla legge di bilancio che inserisce requisiti di ordine dimensionale non applicabile alle aree interne, mentre sullo sfondo l’autonomia differenziata cristallizzerà le differenze tra Nord e Sud”.

E questo porterà a ridurre, ancora di più,  le risorse a questa parte destinate. Un migliore sistema di assistenza, poi, sarà “determinante per la qualità della vita” delle nostre comunità. Ma, sottolineano Cgil, Cisl e Uil,” sembra pensato più per gli equilibri regionali che per il territorio, in cui si arretra inesorabilmente, con grave nocumento per giovani e anziani in una terra dove non si nasce ma neanche si può invecchiare”. Sul piano produttivo la cui crisi industriale” nasce dalla complessità di collocazione dei mercati internazionali e si traduce in chiusure perché, a pagare dazio sono le industrie”,  il sindacato lamenta” la mancanza di una visione strategica del sistema infrastrutturale che rischia anche di vanificare le implementazioni delle zone Zes sulle aree Asi”. Il prossimo primo maggio, quindi, sarà una giornata dedicata alla” vertenza Irpinia”.

E si richiedono, per mezzo di una massiccia partecipazione alla manifestazione pubblica che si terrà a S.Sofia, dove sorgerà appunto la stazione”Hirpinia”,” unione e compattezza territoriale, per cambiare questa condizione di insopportabile indifferenza istituzionale a cui questa provincia non si vuole consegnare, rilanciando una vertenza generale che deve essere incardinata anche nei contesti regionali e nazionali “. Il primo maggio a valle Ufita funge anche” da tappa di avvicinamento” alla successiva manifestazione unitaria prevista per il prossimo maggio, a Napoli: “la vertenza Mezzogiorno”.

Giancarlo Vitale