Progetto Aiello: così ostacolano i diritti della minoranza

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AIELLO- «Una grava violazione dei diritti di accesso agli atti da parte dei consiglieri di minoranza.
E’ questa la sostanza di una informativa inviata ai consiglieri la scorsa settimana con la quale viene limitato l’accesso al protocollo comunale e all’ufficio destinato ai consiglieri nella sola mattinata del venerdì in orario di ufficio».
Per il capogruppo di Progetto Aiello, Gerardo Candido, viene così ignorata un’ altra disposizione legislativa a tutela della legalità e della trasparenza.

Il testo unico degli Enti locali stabilisce all’art. 43 comma 2 che “I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di ottenere dagli uffici, rispettivamente, del Comune e della Provincia, nonché delle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del loro mandato. Essi sono tenuti al segreto nei casi specificamente determinati dalla legge”.

La giurisprudenza ha anche ribadito che il diritto di accesso del consigliere comunale non può subire compressioni di sorta per pretese esigenze di natura burocratica dell’Ente, tali da ostacolare l’esercizio del suo mandato istituzionale  e tale orientamento è confermato anche dalla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi.

Per la consigliera Connie della Sala risulta alquanto singolare ricevere tale comunicazione al termine di un periodo di una sua assidua presenza nelle sede comunale per  cercare risposte adeguate alle legittime segnalazioni e lamentele  dei cittadini.
Per il consigliere Manlio Lomazzo  è necessario trovare soluzioni, anche tecniche, per consentire al consigliere di esercitare in modo pieno e non condizionato il diritto di accesso agli atti.
La soluzione adottata è quella di limitare l’accesso ai 12 consiglieri nella sola mattinata del venerdì al protocollo e alla stanza messa a loro disposizione.
Risulta quindi inconciliabile  l’esercizio del diritto di accesso con l’esiguo tempo di disponibilità dell’ufficio.
Per non parlare poi della assenza di risposta o di ritardo di mesi da parte di alcuni responsabili di settori nel dare riscontro alle richieste della minoranza.

Per il consigliere Virgilio De Girolamo tutto questo dimostra una grave approssimazione nella gestione amministrativa dell’Ente con scelte politiche che in un recente passato hanno già visto la magistratura sanzionare gli atti emanati dal sindaco di nomina della sua prima giunta facendo assurgere tale situazione alle evidenze della stampa locale come esempio di atti illegali.

«In qualità di consiglieri di minoranza, non intendiamo accettare tale stato di cose, la legalità e l’ordine amministrativo sono le condizioni per ogni buona amministrazione comunale.
C’è da chiedersi cosa intende perseguire questa amministrazione ostacolando alla minoranza l’esercizio delle sue funzioni e facendo così ostruzione all’esercizio delle funzioni di controllo che le competono».