Corriere dell'Irpinia

Provincia di Avellino al voto, così si elegge il nuovo Consiglio

Scade il mandato del Consiglio Provinciale di Avellino. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, ha firmato il decreto di indizione dei comizi elettorali per le elezioni che si terranno domenica 17 dicembre.

Dall’introduzione della legge Delrio, le modalità di elezione sono passate da un elettorato popolare a uno composto dai soli sindaci e consiglieri comunali ricadenti nella provincia. Per le elezioni dei consigli provinciali è consentita l’espressione del voto di lista, mentre in precedenza si prevedeva il solo voto a un candidato a consigliere provinciale.

Ma non è finita qui. Non vale la regola del “uno vale uno“, poiché “ciascun elettore esprime un voto che viene ponderato in base ad un indice determinato in relazione alla popolazione complessiva della fascia demografica del comune di cui è sindaco o consigliere. Per ciascuna delle fasce demografiche viene determinato il valore percentuale che è dato dal rapporto tra la popolazione di ogni singola fascia demografica e la popolazione dell’intera provincia“.

Per l’assegnazione del numero dei consiglieria ciascuna lista si divide la cifra dei voti di ogni lista successivamente per 1, 2, 3, 4, fino a 16, che è il numero dei seggi di consigliere da assegnare nel collegio, in base ai risultati in ordine decrescente“.

In ragione dei seggi spettanti per ogni lista si proclamano eletti i candidati della medesima lista, in base alla graduatoria. A parità di cifra individuale ponderata, è proclamato eletto il candidato appartenente al sesso meno rappresentato tra gli eletti della lista e in caso di ulteriore parità risulta eletto il candidato più giovane. I consiglieri, una volta eletti, resteranno in carica per due anni.

Paradossalmente questa potrebbe essere l’ultima elezione provinciale con questo meccanismo e si potrebbe rinnovare il consiglio provinciale – nuovamente – già il prossimo anno. E’ in discussione l’abrogazione della Delrio, riportando il voto ai cittadini. I discorsi all’interno della maggioranza di governo procedono spediti e, salvo cambiamenti di sorta, in concomitanza con le elezioni europee si ripeteranno le operazioni di voto.

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