Corriere dell'Irpinia

“Questo non è amore”, il Questore di Avellino incontra gli studenti del Mancini e dell’Amatucci

La Polizia di Stato ancora protagonista delle iniziative legate alla celebrazione della giornata dell’eliminazione della violenza alle donne, che hanno coinvolto nei giorni scorsi gli studenti nei Comuni di Ariano Irpino, Cervinara e Montella. Due gli appuntamenti in città per rilanciare il proprio impegno nell’ambito della campagna di sensibilizzazione permanente “…. Questo non è amore”.

Protagonisti sono stati gli studenti del Liceo Scientifico Stanislao Mancini e dell’istituto Superiore Alfredo Amatucci. Gli incontri, programmati con la Questura ed i rispettivi dirigenti scolastici Anna Paola Gianfelice e Pietro Caterini, sono stati l’occasione per soffermarsi sugli strumenti preventivi – amministrativi, ma anche educativi e sociali – attuabili in una fase antecedente alla consumazione del reato. Ad intervenire il Questore di Avellino Nicolino Pepe, il Dirigente della Squadra Mobile della Questura di Avellino  Gianluca Aurilia e la Dirigente Provinciale Scolastico di Avellino professoressa Fiorella Pagliuca. Un incontro aperto da un lungo applauso è partito per ricordare le vittime di femminicidio con una dedica speciale per Giulia Cecchettin, uccisa dal partner nelle scorse settimane. E proprio per prevenire episodi di violenza contro le donne, ha sottolineato il Questore Pepe, “occorre seguire percorsi sinergici che coinvolgano tutte le istituzioni pubbliche e private competenti”.

“È necessario focalizzarsi sulla vittima – ha aggiunto – e sul maltrattante. Solo in questo modo è possibile individuare, riconoscere e prevenire da un lato che episodi di violenza si ripetano e, dall’altro che il maltrattante attraverso specifici e funzionali percorsi trattamentali possa comprendere la gravità delle proprie azioni”. Quindi, rivolgendosi agli studenti e in particolar modo alle giovanissime ragazze, ha sottolineato la fondamentale importanza rivestita dal denunciare qualunque abuso e violenza subita, evidenziando che proprio nella fase delicata della denuncia è necessario il coinvolgimento della comunità: tanto più una donna si sentirà protetta nel contesto in cui vive, tanto più capirà che quel passo non sarà assolutamente vissuto come una vergogna, ma come la giusta soluzione ad un percorso di violenza. All’intervento del Questore è seguito poi quello del Dirigente Provinciale scolastico Fiorella Pagliuca che ha ribadito l’importanza della scuola nel processo di crescita dei ragazzi, non solo come agenzia educativa finalizzata al trasferimento di sapere e conoscenze ma anche come luogo in cui vengono curati i profili socio – emozionali e relazionali degli studenti, con l’obiettivo di trasmettere loro il rispetto del prossimo e delle regole. Il Dirigente della Squadra Mobile Aurilia ha, infine, offerto consigli pratici sul bullismo cyberbullismo e droga e sulle insidie derivanti dalla rete, mettendo in guardia i ragazzi dai rischi, pericoli e conseguenze cui potrebbero incorrere.

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